Funghi, a Empoli un servizio gratuito Asl per evitare le intossicazioni

foto d'archivio

Dopo un estate molto calda ed asciutta, in previsione delle  piogge, chi ha la passione di raccogliere funghi spera che questo autunno sia proficuo di abbondanti nascite. Questo è il periodo di maggior raccolta dei funghi, un’ attività che si associa al piacere del contatto con la natura e delle passeggiate nei boschi ma che richiede di osservare alcune regole per la sicurezza. Una conoscenza inesatta delle caratteristiche dei funghi  può essere causa di intossicazioni anche molto gravi.

Si raccomanda, quindi, di raccogliere e consumare solo funghi che si conoscono  perfettamente, ricordandosi che è facile sbagliare perché esistono molti funghi simili fra loro. Per evitare spiacevoli episodi, è consigliato di raccogliere e consumare solamente funghi identificati da micologi iscritti al registro nazionale micologi e di non affidarsi solo all’esperienza, all’abitudine e ai saperi tramandati.

Nell’Azienda USL Toscana centro è attivo lo sportello micologico, un servizio gratuito di consulenza ai cittadini per il riconoscimento delle specie fungine. Il servizio è attivo dal 15 settembre al 15 dicembre 2017 e si svolge ad  Empoli presso il Centro direzionale dell’AUSL Toscana centro, in via dei Cappuccini n. 79 (tel. 0571-704800), tutti i giorni della settimana ad esclusione del sabato e festivi dalle ore 14.00 alle ore 16.00 o su appuntamento contattando telefonicamente  gli ispettori micologi al numero 0571 704800.

Il micologo rilascerà una certificazione relativa esclusivamente ai funghi direttamente esaminati. Nel caso di presenza di funghi non commestibili, velenosi o commestibili ma in stato di alterazione (per eccessiva maturazione, invasi da altri funghi parassiti o larvati) la partita verrà  immediatamente distrutta.

E’ sempre bene rispettare queste semplici regole per evitare  spiacevoli inconvenienti legati al consumo di questo delicato alimento:
1. I funghi riconosciuti commestibili devono essere conservati in contenitori rigidi ed aerati e in luogo fresco.
2. Non devono essere utilizzati per il consumo: gli esemplari troppo vecchi, intrisi di acqua per la pioggia o congelati per la bassa temperatura; i funghi in cui è evidente la presenza di larve, parassiti o segni di alterazione; i gambi che si presentano particolarmente tenaci e fibrosi.
3. Il consumo e le operazioni di conservazione devono avvenire nel più breve tempo possibile. Se non vengono cotti lo stesso giorno della raccolta è consigliabile pulirli senza lavarli e riporli in frigo con gambo rivolto verso l’alto. Il tempo di conservazione deve essere breve.
4. I funghi devono essere lavati interi, in acqua fredda ed asciugati prima di essere affettati e cucinati.
5. Tutti i funghi freschi, tranne rarissimi casi, devono essere consumati previa adeguata cottura.
6. Consumare crude le pochissime specie consigliabili ed in piccole quantità solo se perfettamente conservate, freschissime e giovani.
7. Talune specie prima di essere cotte hanno bisogno di una prebollitura. L’acqua della bollitura deve essere gettata.
8. I funghi vanno utilizzati in piccole quantità.
9. Si sconsiglia di non consumare funghi alle donne in gravidanza o in allattamento, ai bambini, agli anziani debilitati, per la difficile digeribilità e alle persone con particolari intolleranze o disturbi gastrointestinali, epatici e renali.
10. Consumare funghi in quantità ragionevoli senza eccedere nell’uso di grassi per condimento (pasti abbondanti e ripetuti sono l’anticamera delle indigestioni).

Fonte: Ufficio Stampa Asl Area Vasta Centro

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