Morte di Niccolò Ciatti, il Ministro Orlando esclude l'estradizione del ceceno accusato

niccolo ciatti

Il Ministro ha risposto alla Camera ad un'interrogazione di Massimo Parisi (Ala-Scelta Civica) che commenta: "Insoddisfacente"


Le indagini sull’omicidio di Niccolò Ciatti sono in una fase istruttoria, la Spagna ha assicurato all’Italia il massimo impegno per l’accertamento tempestivo delle responsabilità, la Procura della Repubblica di Roma ha aperto un procedimento per il reato di omicidio, precisando tuttavia che “al momento non esistono i presupposti per formulare la richiesta di estradizione tenuto che allo stato si procede a carico di ignoti”.

Questo il passaggio centrale della risposta del ministro della Giustizia Andrea Orlando all’interrogazione del vicecapogruppo di Ala-Scelta Civica Massimo Parisi in merito all’eventuale richiesta di estradizione a carico dei tre ceceni responsabili dell’omicidio di Niccolò Ciatti, il giovane fiorentino ucciso in una discoteca di LLoret del Mar un mese fa.

“Una risposta insoddisfacente, ma che non mi sorprende”, commenta Parisi a margine del question time. “Non dubitavo della vicinanza e del sostegno alla famiglia da parte delle autorità italiane, ma questo è il minimo sindacale, e non basta. Capisco le ragioni giuridiche, ma mi permetto di dire che non ci sono fatti particolarmente complicati da accertare, e che i tre responsabili, che hanno agito con bestiale violenza, sono già stati individuati. Ma solo uno di questi – ricorda il deputato di Ala-Scelta civica – è in carcere, e, se la sua domanda di scarcerazione dovesse essere accolta dalle autorità giudiziarie spagnole, potrebbe tornare in libertà. E questa rappresenterebbe una nuova dolorosa ferita. È necessario rispondere con forza a una richiesta di giustizia che viene dal Paese, e non solo dalla famiglia e dagli amici di Niccolò, perché quello che è accaduto un mese fa in quella discoteca riguarda anche la dignità dell’Italia. Auspico che anche per quanto riguarda l’ipotesi di estradizione sia salda l’attenzione del governo e della Procura, perché non possiamo permetterci che si spengano le luci su questa drammatica vicenda. Per parte nostra continueremo a fare quanto è nelle nostre possibilità perché ciò non avvenga”, ha concluso Parisi.

Fonte: Ufficio stampa gruppo Scelta civica-Ala alla Camera

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