Concerti della Normale, chiusura in grande stile con le colonne sonore di Michael Nyman

Michael Nyman

Il 18 ottobre 2017 prenderà il via la 51esima edizione dei “Concerti della Normale” con i Solisti Amsterdam Baroque Orchestra diretti da Ton Koopman e una serata dedicata a Bach e Vivaldi. Un esordio all’insegna della tradizione, e una chiusura, il 15 giugno, non ortodossa per una stagione concertistica incentrata sulla musica classica: Michael Nyman, protagonista indiscusso della musica d’oggi, con un programma dedicato alle musiche da lui composte per il cinema  (tra cui la colonna sonora di “Lezioni di piano”),sempre al Teatro Verdi di Pisa.

Tra questi due estremi, temporali e stilistici, altri 19 concerti con novità assolute, come alcune composizioni commissionate appositamente per la stagione concertistica della Normale (una di Matteo D’Amico, eseguita nel concerto del 31 ottobre dal Quartetto d’Archi del Teatro alla Scala, una di Mauro Montalbetti presentata dal violoncellista Enrico Dindo l’8 maggio); oppure i tre concerti fuori abbonamento eseguiti in Sala Azzurra, all’interno del Palazzo della Carovana, la prestigiosa sala della Normale che conserva l’archivio Salviati. Musicisti appartenenti al mondo dell’improvvisazione (altra novità rispetto al passato), permetteranno agli ascoltatori di vivere un’esperienza d’ascolto unica, sia essa declinata al mondo del classicismo europeo (concerti Costantino Mastroprimiano il 20 novembre e Glauco Venier il 23 febbraio, rispettivamente al fortepiano e al piano e percussioni), che a quello della cultura musicale statunitense (il concerto di Ralph Towner alla chitarra, il 27 febbraio).

«Il ventaglio di proposte passa da pagine ricche di intensa spiritualità ad altre di assoluto divertimento – annuncia il direttore artistico dei Concerti della Normale, Carlo Boccadoro, che ieri ha presentato il cartellone dei Concerti della Normale, insieme al Direttore della Scuola pisana, Vincenzo Barone, al Presidente della Fondazione Pisa Claudio Pugelli e al Presidente della Fondazione Teatro di Pisa -. Desideriamo far breccia in un pubblico sempre più ampio, far capire che andare a vedere un concerto di musica d’arte può essere normale come andare al cinema. I nostri concerti voglio essere allo stesso tempo accessibili e carichi di significato, piacevoli e stimolanti, tenendo sempre presente che l’unico modo per poter allargare il bacino di utenza della musica classica è quello di proporla sempre ai massimi livelli».

Proprio per questo sono stati invitati protagonisti della scena musicale come Rinaldo Alessandrini e il suo Concerto Italiano (16 gennaio serata dedicata a Monteverdi); Maurizio Baglini e Silvia Chiesa (23 gennaio concerto dedicato a Mendelssohn, Schumann, Rachmaninov); Mahan Esfahani (28 marzo, Berio, Ligeti, Bach..); Francesco Filidei (concerto in aprile, nella cattedrale di Pisa). Altri appuntamenti saranno con la Cappella Napoletana (il 13 febbraio concerto barocco), con Moni Ovadia voce recitante del concerto del 26 marzo nella chiesa di santa Caterina con il Quartetto d’archi di Torino. Il Sestetto Stradivari dell’Accademia di Santa Ceciclia (7 novembre, Brahms, Capogrosso,Tschaikovsky). Il cartellone prevede le consolidate collaborazioni con l’Orchestra della Toscana (19 dicembre, 13 marzo, 14 maggio); il Coro Vincenzo Galilei (19 novembre insieme all’Ensemble Nuovo Contrappunto e 10 giugno); il pianista newyorkese Jeffrey Swann e i suoi seminari musicali (3 maggio su Claude Debussy).

«In questa stagione 2017/18 una stimolante sfida ci attende – ha dichiaro Vincenzo Barone con Giuseppe Toscano e Claudio Pugelli -: far conoscere la musica d’arte anche a chi non ha mai pensato di assistere a un concerto a teatro. In questo obiettivo abbiamo trovato una perfetta sintonia con Carlo Boccadoro: oltre ad essere tra i compositori più apprezzati della scena internazionale e a collaborare con i più importanti artisti e le più prestigiose orchestre, è anche un intelligente “divulgatore” e siamo sicuri che questa sua attitudine ci aiuterà nell’intento che ci siamo prefissi».

Fonte: Scuola Normale Superiore

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