Da Pisa il radar Black Night: protegge le 'no fly zone' dalle minacce dei droni

Black Knight

Già operativo per la sicurezza al G7 di Taormina lo scorso maggio, il radar Black Knight, progettato e prodotto da Ids Ingegneria Dei Sistemi, è quanto mai attuale e risponde ad esigenze come quella dello scorso 26 agosto, quando la "no fly zone” della Città del Vaticano è stata violata da un drone non identificato.

Il Black Knight assicura protezione contro l’uso ostile o non autorizzato di UAV sia in campo militare, sia civile. Si tratta di un sistema radar che è in grado di individuare e localizzare anche i droni di dimensioni ridotte, quelli di Classe I (mini o piccoli) e anche di dimensioni maggiori.
Può essere installato in una postazione fissa per garantire protezione permanente o semi-permanente oppure può essere montato su un mezzo o un carrello per un uso mobile e veloce.

Black Knight fornisce una copertura a 360°, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 anche in condizioni meteorologiche sfavorevoli quali pioggia, neve, nebbia. Il sistema ha inoltre la capacità di localizzare più minacce contemporaneamente.

A fianco del sistema radar può essere perfettamente integrata anche una torretta con telecamere nel visibile o nell’infrarosso ed un disturbatore di frequenze multibanda. Questi accessori consentono un potenziamento delle capacità di localizzazione e identificazione, includendo anche delle concrete opzioni di ‘contromisura’ per una completa sicurezza e protezione.

Black Knight è lo strumento ideale per individuare e localizzare l’uso improprio, non autorizzato o insicuro di droni oltre a rappresentare un valido presidio per difendersi dall’uso offensivo dei medesimi evitando situazioni potenzialmente pericolose.

“Questo sistema interamente progettato e realizzato in Italia - spiega Giovanni Bardelli, presidente di IDS Ingegneria Dei Sistemi - è frutto della nostra esperienza trentennale nel campo radaristico, aeronautico e nella gestione degli spazi aerei. Black Knight è un grande supporto per la sicurezza delle ‘no fly zones’ – continua -, proponendosi come una delle soluzioni tecnologicamente più avanzate in un settore sul quale stiamo puntando molto per il nostro sviluppo”.

Il sistema può essere utilizzato per la protezione di infrastrutture sensibili come gasdotti, oleodotti, elettrodotti, dighe, nodi del trasporto, per la sicurezza di happening pubblici, raduni, eventi sportivi di richiamo, incontri con VIP, per la protezione di apparati od operazioni militari, come basi, aeroporti e convogli militari, pattuglie motorizzate.

Fonte: Ufficio Stampa

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