Vittorio Sgarbi, Mario Botta e Stefano Crespi al Vieusseux presentano il libro di Andrea Martinelli

Nell’accostare gli scritti di Andrea Martinelli, raccolti in questa edizione, si ripresenta anzitutto quel tratto di originalità che è il connotato diaristico nel movimento, nella segretezza, nell’intensità partecipe della scrittura. Vivono, rivivono ricordi, memorie indelebili. Quasi momenti iconici, riappaiono taluni incontri (la grande eccentricità di Giovanni Testori, la figura di Piero Bigongiari). Si scoprono le emozioni nelle aperture agli artisti europei. Si aprono infine improvvise, indicibili le fascinazioni nei sentimenti affettivi. Rispetto al divenire storicistico della cultura, ritroviamo in Martinelli la dialettica ultimativa del volto e dell’ombra. Il volto è l’atto destinale, l’evento irriducibile dell’esistenza. L’ombra è l’aura misteriosa dell’assenza, l’esilio struggente del tempo.

 

Accompagnano gli scritti significative testimonianze: di Vittorio Sgarbi, nell’orizzonte della sua scrittura, di Mario Botta nella singolarità di una visita allo studio del pittore. Come ulteriore suggestione figurano alcune fotografie di Gianni Berengo Gardin.

 

Andrea Martinelli è nato a Prato il 12 marzo 1965. Dopo essersi diplomato all’Istituto Statale d’Arte di Porta Romana a Firenze, nel 1988 vince il “Premio Tito Conti”, con il quale l’Accademia delle Arti del Disegno gli assegna, come borsa di studio, un prestigioso studio in Piazza Donatello a Firenze, per un periodo di cinque anni. In questo periodo lavora con grande intensità ad una serie di grandi carte dipinte, dal titolo Senescenze che attirano l’attenzione di Giovanni Testori. Nel 1999 è invitato alla XIII Quadriennale di Roma, mentre sarà presente alla Biennale di Venezia nel 2003 e nel 2011. Negli anni sono state allestite mostre personali in Italia e all’estero tra cui ricordiamo le antologiche di Strasburgo, Atene, Amsterdam, Anversa, per poi approdare in Germania e in Svizzera. Nel 2013 viene allestita una mostra alla Galleria degli Uffizi di Firenze, in occasione della donazione del suo autoritratto La bocca al Corridoio Vasariano. Alla sua figura d’artista è stato dedicato nel 2011 un documentario per la regia di Elisabetta Sgarbi dal titolo Andrea Martinelli – Lotta silenziosa, e nel 2015 il cortometraggio Mistral per la regia di Alessandro Pucci.

Fonte: Ufficio Stampa

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