Il vicesindaco di Siena Mancuso visita l’orto dei detenuti di Santo Spirito

Da un’idea nata nell'ambito del progetto degli orti sociali e del regolamento per la cura e la rigenerazione dei beni comuni, e grazie alla proficua collaborazione dei volontari del Comitato Siena2, anche la casa circondariale di Santo Spirito ha un suo appezzamento di terra da coltivare a orto. Nella mattina odierna, il vicesindaco con delega alla Smart City, Fulvio Mancuso, ha fatto visita ai detenuti del carcere senese nel corso della loro ormai quotidiana attività di semina e coltura di sementi e piante, svolta con il tutoraggio di alcuni esperti volontari del Comitato Siena2, in quella che, fino a poco tempo fa, era un’area verde inutilizzata.

"L’Amministrazione comunale – ha detto Mancuso – non dimentica nessuno dei suoi cittadini e vuol far sentire la sua vicinanza anche a chi sta scontando un percorso di pena. Questa azione, sviluppata all’interno della casa circondariale grazie alla sensibilità del suo direttore, è coerente con il piano programmatico e operativo di Smart City in ambito di sostenibilità ambientale ed è per questo che l'abbiamo sostenuta fin dalla sua ideazione. L’auspicio è che possa contribuire al recupero dei detenuti e alla loro crescita personale".

"Nelson Mandela – ha aggiunto il direttore del carcere, Sergio La Montagna – rievocando la significativa esperienza agricola vissuta negli anni della sua detenzione, diceva che l'orto è l'unica cosa che controlli in prigione e l'idea di essere custode di un pezzo di terra ti dà il gusto della libertà. Attraverso la cura di un orto, inoltre, i detenuti apprendono un'abilità da spendere una volta liberi. Questa iniziativa rappresenta anche uno strumento di educazione ecologica, ambientale e alimentare in grado di riconnettere i detenuti con le radici del cibo e della vita".

Fonte: Comune di Siena - Ufficio Stampa

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