Quando i libri sono opere d'arte: al MMAB pezzi rari e collane famose

“Certi libri... un libro-un'opera d'arte - Editoria Popolare e Arte Contemporanea" è il titolo dell'esposizione che nascerà al MMAB di Montelupo Fiorentino a cura di Filarete art studio e Outarte. L'inaugurazione è prevista per sabato 30 settembre alle 15.

Questo evento, che ha come sede espositiva la splendida cornice del MMAB (museo della ceramica, biblioteca e archivio storico di Montelupo Fiorentino), è articolato principalmente su due temi, o mondi: l'editoria popolare dal dopoguerra fino agli anni settanta - ovvero una esposizione dei libri delle collane universali economiche popolari del Novecento -, accompagnata da una mostra di artisti contemporanei che interpreteranno “il libro della loro vita”. La mostra sarà strutturata nel seguente modo: nella biblioteca, usando le bacheche, saranno esposti i libri, collana per collana, le principali e più famose; nelle stanze superiori del museo, ogni artista esprimerà la propria poetica usando l'intero spazio di una stanza, insieme ai preziosi, rari e unici pezzi museali della collezione montelupina. Un viaggio culturale tra una certa editoria che è stata un pilastro per la diffusione della conoscenza novecentesca e attuale, e l'arte di oggi che attraverso la sensibilità, il linguaggio ed il “sentire” odierno, interpreta il libro che ogni artista in mostra sceglierà tra quelli che nella sua vita hanno “segnato” il proprio fare artistico. A fianco di queste due sezioni ci sarà una parte più “teorica” che prevede l'intervento, incontro, tavola rotonda di autorevoli e riconosciute figure sull'argomento editoria popolare.

Certi libri... mostra dibattito sull'Editoria Popolare:
LCUPEN (Libri delle Collane Universali Popolari Economiche del Novecento) si occupa in particolare di libri appartenenti alle collane popolari universali ed economiche del '900... ovvero i libri che hanno traghettato buona parte della cultura italiana nel secolo scorso. Per esempio le collane della Rizzoli, BUR grigia; Laterza, UL; Einaudi, PBE e NUE; Feltrinelli UE, e altre ancora... in sostanza i libri che hanno fatto e fanno felici gli autodidatti! Poi tutta la manualistica "operativa", la poesia e la filosofia. Saranno esposti dei libri delle suddette ed altre collane popolari, scelta a cura di Claudio Parrini e Massimo Alderighi direttore della biblioteca.

Parte teorica
La parte di “apparati” si compone da una sezione di materiali dedicati all'Editoria Popolare compresa una “dimostrazione” attraverso un'esposizione di progetti e di come si realizza un catalogo-libro d'arte da parte del grafico Mauro Pispoli (che recentemente ha realizzato il catalogo su Piero Manzoni per la Fondazione a lui intitolata). Una tavola rotonda sul tema dei seguenti rapporti: con la Filosofia e i libri tascabili, Ubaldo Fadini docente di Filosofia Morale all'Università di Firenze; con la letteratura popolare e il suo consumo con Carlo Bordoni, sociologo; con il panorama della copertina del libro popolare, con Francesco Galluzzi docente all'Accademia di Belle Arti di Carrara e Claudio Parrini artista; la produzione editoriale e i vari versanti dell'Editora Popolare con Marzio Zanantoni direttore della casa editrice Unicopli e autore del libro su Albe Steiner; la storia del libro popolare e il collezionismo librario con Oliviero Diliberto docente di Diritto Romano all'Università di Roma.

Mostra di artisti contemporanei, dal titolo “un libro-un'opera d'arte”. Gli artisti “interpretano” un libro, cioè faranno un lavoro ad hoc su un libro che ha inciso sulla loro formazione culturale e umana. Tutti noi abbiamo uno o più libri che ci hanno colpito -in un certo momento della vita. Spesso si dice di un libro: “che ci ha cambiato la vita”, per la sua forza evocatrice, propulsiva e provocatoria. In questo contesto gli artisti invitati -in relazione ad un libro da loro scelto-, attraverso i “propri” mezzi espressivi, il proprio stile, fantasia e capacità di elaborare una forma, realizzeranno un'opera.

ARTISTI e libri:

Frank Dituri (Vive e lavora tra l'Italia e New York). Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo includendo mostre personali alla Biennale di Venezia; Pushkin Museum collezione, Moscow; al Palazzo delle Esposizioni di Roma; Galerie Seine 51, Paris; Sirius Gallery, Tokyo; MOMA Moscow; e con il programma LTA Guggenheim Museum in New York. Ha pubblicato in numerosi quotidiani e riviste di prestigio quali New YorkTimes, Harpers Magazine, Zoom Magazine, La Repubblica e il Corriere Della Sera.

Henry David Thoreau, “Walden and Civil Disobedience”, Borders Classics by special arrangement with Ann Arbor Media Group, LLC, 2006

Paolo Maione (S.Giovanni D’Asso, 1965; vive e lavora a Reggello, FI). Scultore. Realizza opere d'arte contemporanea in maiolica, sculture in ceramica; importante la sua collaborazione con la Galleria Gian Enzo Sperone di New York. La sua poetica si esprime attraverso una visione ironica e fantastica, realizzando creature bizzarre, spesso antropomorfe, che formano urgenze visive, come le definisce lo stesso artista.

Dino Buzzati, “La boutique del mistero”, (il racconto: Il cane che ha visto Dio), Oscar Mondadori, Milano, 1991.

Mauro Manetti (San Miniato, 1960; vive e lavora a Empoli). Scultore e pittore. Intorno alla metà degli anni novanta espone in più occasioni alla Galleria Continua di San Gimignano. Negli anni successivi la sua ricerca artistica si configura definitivamente indagando il rapporto tra arte e natura, anche attraverso il recupero di iconografie classiche. Ultimamente ha tenuto mostre in Russia, Giappone e Stati Uniti.

Jorge Luis Borges, “Finzioni”, Einaudi, Collana Nuovi Coralli, Torino, 1984.

Janet Mullarney (Dublino; vive e lavora fra Italia e l'Irlanda). Ha scelto la scultura e l’installazione come mezzo di espressione artistica. Ha esposto in numerosi musei in America, Canada, Cina, Mexico, Inghilterra, e Irlanda. In Italia ha esposto a Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno; Museo della Grafica, Pisa; Villa Romana, Firenze; Patrizia Pepe, Prato; Palazzo Mediceo di Seravezza; Palazzo delle Papesse, Siena e presso l'Istituto Francese a Firenze.

Franz Kafka “Metamorphis”, CreateSpace Independent Publishing Platform, 2016.

Claudio Parrini (Vinci FI, 1963; vive e lavora a Vinci e Milano). Pittore e produttore. Inizia a dipingere all'età di quattordici anni guardando alle opere di artisti del Novecento come: Carrà, Lilloni, Tomea, Rosai, Omiccioli, riprodotte nell'Enciclopedia Motta. Si occupa di net art e arte comunitaria con StranoNetwork e Dada, e poi insieme ad altri gruppi (1993-2002). Si è sempre interessato all'arte popolaresca, pittura minore e outsider-art.

Anton Cechov, “Reparto N. 6”, Einaudi, Collana Centopagine, Torino, 1972.

Gianluca Sgherri (Fucecchio, 1962, FI; vive e lavora a Santa Croce sull'Arno ). Si è diplomato in Pittura all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Ha iniziato ad esporre presso la Galleria Margiacchi di Arezzo nel 1990 partecipando ad importanti mostre collettive in Italia e all'estero. Trasferitosi a Milano, dal 1995 ha collaborato con lo Studio d'Arte Cannaviello fino al 2012. Ha tenuto mostre personali alla galleria l'Attico di Roma, In-Arco a Torino

William Carlos Williams, “Nelle vene dell'America”, Collana gli Adelphi, Adelphi, Milano, 2015.

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