Noferi (M5S): "I Della Valle vendono la Fiorentina e lo stadio che non c’è"

Silvia Noferi

Leggendo le ultime dichiarazioni dei Della Valle circa l’intenzione di vendere la Fiorentina e le implicazioni che comporta, viene in mente la fantasmagorica conferenza stampa di presentazione del nuovo stadio con tanto di rendering e di plastico (successivamente esposto per qualche settimana nel Cortile della Dogana a Palazzo Vecchio).
Che sia finito un idillio?

Tanta profusione di buone intenzioni come può essere svanita in pochi mesi?
Saremo i soliti complottisti – prosegue la capogruppo del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – ma “a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”, come diceva Andreotti.
Chissà come, viene in mente che tutta la partita (termine quanto mai appropriato) sia stranamente connessa.

Ricapitoliamo: I Della Valle vogliono vendere la Fiorentina per 200 milioni di Euro senza nessuna proprietà immobiliare. In compenso mettono sul piatto un progetto (con tanto di benedizione del Sindaco Nardella) per la costruzione di un nuovo avveniristico stadio.
Forse per rendere più allettante l’offerta e giustificare un prezzo così alto?
Che la costruzione del nuovo stadio sia appesa ad un filo lungo quasi come l’autostrada A1, poco importa, potrebbe sfuggire ad eventuali investitori stranieri che per costruire lo stadio in quel quadrante di città sia necessario dipanare una bella matassa di problemi.

Prima di tutto deve arrivare l’autorizzazione del Ministero per la nuova pista (quella bocciata da tutti per i disastri ambientali che comporterebbe). Solo così si avrebbe la certezza di poter spostare la Mercafir e finalmente capire dove far rientrare lo stadio e la cittadella viola tanto cara ai Della Valle.

Secondo qualche articolo di giornale (vedi “Il nuovo Partenone”) il nuovo stadio si svilupperà in altezza per sfuggire ai problemi di inondazione ma a nessuno è venuto in mente che devono essere considerati i punti di belvedere tutelati da UNESCO?

Considerato quello che sta accadendo in città – conclude la capogruppo del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – sembra che non venga in mente neppure ad UNESCO.
In questa visione “a cascata”, è evidente che ci sarebbe un unico soggetto a trarne un grosso vantaggio, vogliamo indovinare chi?”

Fonte: Comune di FIrenze - Ufficio Stampa

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