Dopo 5 arresti e 30 denunce dal febbraio 2014 (quando fu scarcerato) a oggi, è finito di nuovo in manette Franco Persia, abruzzese, classe '70, residente in via Ridolfi a Empoli, persona notissima tra le forze dell'ordine e anche tra i residenti e i frequentatori del Giro d'Empoli. L'ennesimo atto di molestie e intemperanze è andato in scena ieri pomeriggio al Bar Centrale, dove in barba a tutte le prescrizioni presenti sulla carta di permanenza (documento che attesta i suoi doveri, legati in questo caso alla sorveglianza speciale e all'aggravamento dell'obbligo di soggiorno) è andato a bersi svariati caffè corretti e a molestare la barista e alcuni frequentatori del locale. La notizia dell'arresto minaccia aggravata e violazione plurima delle prescrizioni dell'obbligo di soggiorno e della sorveglianza speciale è stata data alla stampa dal dirigente Francesco Zunino.
I FATTI
La barista, tartassata da mesi per la presenza di Persia e che anche stavolta ha ricevuto pesanti commenti a sfondo sessuale, ha inizialmente chiamato i carabinieri, ma l'uomo ha fatto in tempo a fuggire per non farsi trovare dai militari. Dopo essere ritornato è stata avvisata la polizia, che stavolta l'ha trovato in flagranza di reato. Gli agenti del commissariato di piazza Gramsci hanno chiesto a lui la carta di permanenza. Il 47enne, che aveva palesemente bevuto alcolici, non l'aveva. Su questo documento, tra le tante cose, era scritto che l'uomo non avrebbe dovuto frequentare bar e osterie, né incontrare pregiudicati, né commettere reati, non uscire tra le 20 e le 6 e avvertire le autorità prima di uscire. Molte di queste prescrizioni sono state ripetutamente violate (tra le 30 denunce cumulate ci sono le violazioni dell'obbligo di dimora). Un altro esempio: dopo che nel luglio 2014 gli era stata consegnata la carta di permanenza, per due volte Persia ha dichiarato lo smarrimento. Una di queste volte è stata trovata all'interno di una cassetta della posta.
ATTIMI DI FOLLIA
Mentre proseguivano i controlli l'uomo non ha perso tempo: andava avanti e indietro nel negozio e nel bar accanto, ha cominciato a colpire con la mano il cofano della volante dell'auto. Ha provato a entrare nell'auto della polizia municipale che si era fermata per poco tempo, venendo poi cacciato. Ha tentato pure di attaccar brighe con un signore di una certa età, ma gli è andata male. L'uomo infatti era ex campione di jujitsu e una volta che si è levato la giacca mostrando i muscoli, il 47enne se l'è data a gambe. L'abruzzese ha fatto in tempo a salire in casa, prendere una bottiglia di vino vuota e brandirla contro gli agenti. Alla fine è stato arrestato e portato in commissariato.
LE INDAGINI
Stanno proseguendo le indagini per ripercorrere tutte le violazioni che sono state fatte negli anni, oltre alle 30 già notificate. Tra gli ultimi gravi precedenti, da ricordare l'aggressione ai due fidanzati dell'aprile scorso. La giovane barista, durante l'arresto, ha anche detto che il 47enne è solito prendersi il solito caffè corretto di nascosto la sera, rientrando velocemente in casa senza avvertire la polizia. Nella mattina di oggi è arrivato il verdetto del processo per direttissima. L'arresto è stato convalidato ma il 47enne è stato subito scarcerato: la misura cautelare in carcere richiesta dal pm non è stata accolta dal giudice. Quindi potrà tornare in regime di sorveglianza speciale, fino al processo, che è stato rimandato a data da destinarsi.
I COMMENTI
A nome di Confesercenti Firenze, Lapo Cantini ha commentato la notizia dell'arresto di oggi e la situazione vissuta dai commercianti del centro: "Un problema in meno per il Giro di Empoli visto che il soggetto in questione era diventato un vero e proprio stalker almeno per alcuni operatori del centro storico. Un ringraziamento va alle forze dell'ordine che hanno operato l'arresto in fragranza di reato. Ribadiamo comunque la necessità a nostro avviso di emanare anche sull' esempio che giunge da Pisa una ordinanza anti-bivacco e che vieti il consumo di alcool per strada".
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