Notte dei Ricercatori, a Siena inaugurati il Museo degli antichi strumenti medici e la Sala Fortini

L'allestimento del Museo universitario degli antichi strumenti medici

La Notte dei Ricercatori, venerdì 29 settembre, sarà l’occasione per inaugurare ufficialmente due nuovi spazi di studio, divulgazione e ricerca dell’Università di Siena, che saranno aperti alla comunità universitaria e al pubblico. Si tratta della Sala Fortini della Biblioteca umanistica, presso il palazzo di San Galgano, e del Museo universitario di Strumentaria medica, che è stato allestito nella settecentesca chiesa di Santa Maria Maddalena, in via Mattioli.

Franco Fortini, uno dei maggiori poeti e saggisti del ‘900 italiano ed europeo, ha svolto l’intera carriera accademica all’Università di Siena. L’Ateneo celebra il centenario della sua nascita con un “pic nic letterario” nel giardino della biblioteca e con l’inaugurazione – alle ore 16 al primo piano del palazzo di San Galgano - della sala che contiene tutti i libri appartenuti a Franco Fortini: un fondo di oltre 6000 opere che vede tante prime edizioni, libri stranieri e pregiati, e naturalmente tutte le opere del poeta stesso. La sala, che sarà stabilmente aperta al pubblico, è stata realizzata e arredata appositamente e prevede anche nuove  postazioni di lettura per gli utenti.
Il nuovo museo di Strumentaria medica, aperto per attività di didattica e divulgazione scientifica, sarà inaugurato ufficialmente alle ore 11, mentre nel pomeriggio ospiterà l’iniziativa “(visioni di) CUORE. Antiche tavole, modelli e rappresentazioni animate in computer grafica 3D”, animazione realizzata dal Sistema Museale Universitario Senese per La Notte dei Ricercatori, in collaborazione con l’azienda RAN Project.

L’allestimento del nuovo museo, realizzato dal Centro per la tutela e la valorizzazione dell’antico patrimonio scientifico di Ateneo, permette un’esperienza immersiva nella storia dell’arte medica senese, e invita a conoscere uno spazio – il convento di Santa Maria Maddalena – rimasto chiuso per un lungo periodo. Nel percorso creato all’interno della chiesa, alla poltrona da dentista risalente agli anni Venti del Novecento si affiancano un antico tavolo operatorio in legno, modelli settecenteschi in terracotta per l’insegnamento dell’Ostetricia, e ferri d’epoca lorenese che hanno aiutato il medico nei parti difficili. Inoltre, strumenti e modelli didattici di Oculistica, Anatomia e Chirurgia.

Fonte: Università degli Studi di Siena

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