Caso Catarcioni, Cavallini ribatte a Bertini: "Non sono fatti privati, si è intromesso in San Miniato Movie"

Laura Cavallini (foto gonews.it)

La risposta di Laura Cavallini alle parole dell'assessore Bertini sull'esclusione di Mattia Catarcioni dal concorso


"In merito alla mia denuncia in consiglio Comunale del 26 settembre, si è detto e scritto di tutto cercando sopratutto di ricondurre il problema a personale in modo da evitare così di affrontare il nocciolo della vicenda. Cominciamo con l’inizio. Nel luglio scorso ho presentato un’interrogazione in Consiglio in merito all’abuso edilizio compiuto dall’assessore Bertini e ad un possibile conflitto d’interesse sul terreno da lui acquistato, che aveva cambiato, con il successivo regolamento, destinazione urbanistica. La vicenda portò addirittura alla richiesta al Sindaco, da parte di tutte le opposizione del Consiglio Comunale di San Miniato, del ritiro della delega all’assessore. In seguito a questo evento ho subito delle ritorsioni personali che hanno colpito mio figlio.

Non ho mai coinvolto aziende o altro e, se l’azienda dell’assessore è stata danneggiata, lo è stata non certo a causa della mia interrogazione, ma da quanto lui stesso ha fatto. Non ho parlato di sponsorizzazioni o di marchi aziendali e la cosa non mi interessa, mi rammarica solo che le mie azioni politiche abbiano privato progetti di giovani locali di risorse economiche, auguro loro di trovare sponsor che più che valutare l’appartenenza politica dei familiari, valutino le loro proposte.

Io ho sempre operato così sia nel privato che sul lavoro che in politica, perché credo che questo sia il comportamento moralmente e eticamente corretto e credo che da questi comportamenti nasca la buona politica. Quello che invece ho denunciato riguarda ben altro: mio figlio è stato fatto fuori dalla giuria del concorso San Miniato Movie, perché l’assessore si è intromesso nella manifestazione. Come privato, vicino di casa? Come assessore del Comune che patrocinava l’evento?

È grave in entrambi casi. Ed ha “raccontato” la vicenda all’organizzatore del concorso, il quale ha pensato bene di far fuori il figlio, estraneo ai fatti, di colei che aveva posto, da onesta consigliera comunale, una legittima interrogazione su un illecito comprovato. Questi sono i fatti che l’assessore Bertini ritiene del tutto privati e personali. Io ho ritenuto e ritengo che questi riguardino invece la sfera politica: quanto è accaduto a mio figlio non è il problema, il fatto grave è che questo è accaduto perché io ho sollevato in Consiglio una particolare e scomoda questione.

E’ quindi prima di tutto un attacco alla mia libertà di espressione come Consigliera oltre ad un attacco a me e alla mia famiglia; per questo ho ritenuto e ritengo che la sede opportuna dove denunciare l’accaduto fosse il Consiglio Comunale, non tanto per approfittare di un momento pubblico come dice l’Assessore, ma perché momento istituzionale dove necessariamente e correttamente porre l’attenzione sugli attacchi alla libertà di opinione dei Consiglieri."

Laura Cavallini, consigliere comunale del gruppo Immagina San Miniato

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