Zini liquida il Patto di cittadinanza: "Un 'copia incolla' da Firenze, meglio dibattito sulla 429"

Carlo Andrea Zini (foto gonews.it)

"Trovo eccessivo definire 'evento storico' la firma del Patto di Cittadinanza con la comunità Islamica di Castelfiorentino. La città, ha ben altri bisogni, rispetto ad iniziative nelle quali vedo molta ideologia, fumo negli occhi e pochi fatti concreti che siano a vantaggio della collettività.

Castelfiorentino, ha dato prova, negli anni, di saper accogliere chi arrivava da lontano; siano stati connazionali o stranieri. Lo ha fatto con grande cuore, senza risparmiarsi, nel pubblico e nel privato. La dimostrazione, è l'alta percentuale di popolazione residente di provenienza extracomunitaria. Proprio per questo, perché non analizzare come le comunità straniere si siano integrate nella società, ripagando così tanto impegno dei miei concittadini?

Valutiamo come si sono conformate alle nostre abitudini, come abbiano rispettato le nostre leggi, il nostro modo di vivere la socialità ed il rispetto dell'ambiente. Mi sento di affermare che abbiamo fatto tanto, forse troppo; adesso, non perdiamo di vista le priorità per i giovani e le numerose famiglie italiane in difficoltà.

Domandiamoci, se siamo ancora in grado di gestire il fenomeno immigratorio con i numeri attuali che ci vedono collocati tra i paesi piu' poveri della provincia di Firenze, per redditi pro capite. Chiediamoci il perché siamo caduti così in basso. Non voliamo alto, la realtà ci impone di stare con i piedi per terra.

Avrei preferito che l'Amministrazione Falorni avesse organizzato un bel convegno in cui si illustrasse un nuovo insediamento produttivo che potesse dare occupazione ed un futuro ai numerosi disoccupati o un dibattito per qualche novità sulla 429.

In questi anni, invece, abbiamo assistito a crisi occupazionali (febbraio 2013 la Shelbox), mentre altre aziende hanno ridotti gli organici. Ancora, non sappiamo quando andrà a regime l'insediamento di San Matteo col nuovo panificio ed anche il progetto geotermico, del quale tanto si è parlato,se andrà in porto, di posti di lavoro ne creerà ben pochi. Insomma, di nuova occupazione, nemmeno l'ombra e grossa incertezza sul futuro.

In queste situazioni e dopo tutto il lavoro fatto, c'era proprio bisogno del Patto, quasi un “copia incolla” di altre iniziative fatte anche nel capoluogo di regione? Credo proprio di no".

Carlo Andrea Zini, capogruppo Insieme per Cambiare

Tutte le notizie di Castelfiorentino

<< Indietro
torna a inizio pagina