Piero Calamandrei, Firenze celebra il giurista e il politico

Piero Calamandrei

In occasione del 70° anniversario dell’approvazione della Costituzione italiana, il Comune di Firenze e l’Istituto storico toscano della resistenza e dell’età contemporanea (Isrt) ricordano il fiorentino Piero Calamandrei con una giornata di studi “Piero Calamandrei: l'uomo, il giurista, l'intellettuale venerdì 27 ottobre nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio ed una mostra “Piero Calamandrei: intellettuale democratico nella Firenze del dopoguerra” all'Archivio storico del Comune di Firenze in via dell'Oriuolo, 35 dal 2 al 22 novembre 2017. Gli eventi sono stati presentati dalla presidente della Commissione cultura Maria Federica Giuliani, da Luca Brogioni dell'archivio storico del Comune di Firenze, da Sergio Paparo presidente dell'Ordine degli Avvocati, da Antonella Miccoli della Fondazione per la formazione forense, da Giulio Conticelli, curatore della mostra e da Simone Neri Sernesi presidente dell'Istituto storico della Resistenza.

“La Commissione cultura ha deliberato l'organizzazione di questo appuntamento, una giornata per ricordare Piero Calamandrei – ha spiegato la presidente Maria Federica Giuliani – che è nata col rispetto e l'amore verso un grande fiorentino. Calamandrei non è stato solo un grande giurista, costituente o patriota. Per noi è stata una persona con una grande umanità e con un grande cuore. Un esempio lungimirante di politico che ha reso omaggio alla cosa pubblica. L’Ordine degli Avvocati e la Fondazione dell’Ordine degli Avvocati, già si erano attivati con successo per commemorare il grande giurista attraverso uno spettacolo al Teatro della Pergola con l’idea di offrirne un’immagine più intima e si sono uniti per la realizzazione di questa giornata di studi che il 27 ottobre apriremo con lo svelamento di una targa sulla facciata di Palazzo Vecchio, lato via dei Gondi, per ricordare Piero Calamandrei che è stato anche consigliere comunale”.

“Il convegno – ha aggiunto Simone Neri Sernesi – presenterà relatori di alto profilo ed è rivolto alla cittadinanza fiorentina e, in particolare agli studenti delle scuole superiori ed agli avvocati. Calamandrei è stato un intellettuale ed un politico nel senso più alto della parola, una personalità che si è sempre impegnata dal punto di vista civile. Un protagonista della Firenze democratica negli anni post bellici”.

“Il nuovo palazzo di giustizia – ha ricordato il presidente dell'Ordine degli avvocati Sergio Paparo – è intitolato a Piero Calamandrei. E' l'unico palazzo di giustizia in tutta Italia che non è intitolato ad un magistrato. Abbiamo scelto di intitolarlo a lui perché Calamandrei è stato un giurista”.

“La fondazione per la formazione forense ha come obiettivo non solo la formazione degli avvocati ma anche di diffondere un senso della cultura giuridica. Per chi è avvocato – ha continuato Antonella Miccoli – la figura di Piero Calamandrei è sempre stata pervasiva. E in tutti gli studi legali c'è sempre stato il famoso libro “Elogio dei giudici” scritto dall'avvocato Calamandrei”.

“L'archivio Calamandrei – ha illustrato il curatore Giulio Conticelli – che è oggetto della mostra è una miniera d'oro. L'istituto storico della resistenza possiede questo archivio che la moglie di Calamandrei donò negli anni '60. Un padre della Repubblica che è stato europeo e fiorentino”.

“Per noi dell'archivio storico del Comune ospitare questa mostra è stata una sfida. Abbiamo scelto documenti importanti – ha concluso Luca Brogioni – che raccontano anche la ricostruzione della città e la vita politica della Firenze repubblicana”.

L’iniziativa intende ripercorre la figura di Calamandrei in quanto politico, intellettuale e giurista, nel suo stretto rapporto con i principi della Carta fondamentale e con la città di Firenze e il suo territorio. La mostra si articola in quattro sale, dedicate a periodi ed aspetti diversi della vita e dell’impegno del giurista. La prima sala, oltre a presentare la figura di Calamandrei, si concentra sul periodo successivo alla Liberazione di Firenze (11 agosto 1944) e sul clima della ricostruzione nel secondo dopoguerra, in particolare sulla nascita de «Il Ponte», rivista fondata da Calamandrei nell’aprile del 1945 con la partecipazione di Vittore Branca, Enzo Enriques Agnoletti, Carlo Levi, Eugenio Montale, Norberto Bobbio ed altri. La seconda sala intende ricordare Calamandrei nei suoi rapporti con Firenze e la Toscana e come politico. Ripercorre l’amore per la natura ed il paesaggio, le gite con gli amici (tra cui Nello Rosselli, Luigi Russo, Pietro Pancrazi), i rapporti con personalità quali Giorgio La Pira e il Cardinale Elia Dalla Costa, nonché l’impegno politico a partire dall’adesione al Partito d’Azione, attraverso l’elezione a membro dell’Assemblea Costituente e la battaglia per la Costituzione, fino alla carica di consigliere comunale per la lista del PSI nel 1956. La terza sala si sofferma su Calamandrei avvocato e studioso del diritto, ripercorrendo tra le altre cose i rapporti con Bobbio ed il progetto di un’Antologia giudiziaria, la presidenza del Consiglio nazionale forense e la difesa nel processo contro Danilo Dolci; e presentando integralmente uno scritto di Calamandrei relativo ai temi dei confini, della pace, e del pericolo atomico, risalente al 1954 ma di grande attualità. Chiude la mostra un filmato proiettato nella quarta sala, costituito da una selezione di fotografie e citazioni relative al viaggio in Cina compiuto nel novembre 1955 da una delegazione di intellettuali italiani composta tra gli altri da Piero Calamandrei, Norberto Bobbio, Carlo Cassola e Franco Fortini, a cui nell’aprile 1956 fu dedicato interamente un supplemento de «Il Ponte». Curatore della mostra è l’avvocato Giulio Conticelli, già docente presso la Facoltà di giurisprudenza dell’Università degli studi di Firenze, vicepresidente della Fondazione La Pira, consigliere e già vicepresidente dell’Isrt, autore di studi sulla storia della Costituzione e sulle tematiche europee nel pensiero e nell’azione di Giorgio La Pira.

La mostra, che avrà luogo nei locali dell’Archivio storico comunale di Firenze in via dell’Oriuolo 35, sarà inaugurata il 31 ottobre alle ore 17 e sarà aperta dal 2 al 22 novembre 2017, con orario dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 13, con possibilità di visite pomeridiane su prenotazione nei giorni di martedì e giovedì (prenotazioni.archiviostorico@comune.fi.it)

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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