La replica della consigliera Stefania Trafeli a Simone Lonzi

(foto da facebook)

Le dichiarazioni del consigliere comunale Simone  Lonzi, seduto in Consiglio Comunale nelle file dell'opposizione, riportate nell'articolo sulla Nazione del 17 ottobre e successivamente sul settimanale La Spalletta, hanno raggiunto livelli davvero preoccupanti. Ovviamente mi sento in dovere  di dare quanto possibile, una spiegazione  a tutti i punti sollevati dallo stesso consigliere.  Riguardo al cartello stradale posto all'inizio di Via della Penera, posso precisare che quello è un cartello direzionale, che indica una strada senza uscita per veicoli e motocicli, non rivolto ai pedoni, apposto dal Comune di Volterra su suolo pubblico. Quindi non capisco quale responsabilità possa essermi attribuita nella veste di consigliere comunale.
Riguardo poi alle penose accuse addirittura di presunto abuso edilizio, questo è davvero troppo, qualsiasi lavoro, Sig. Lonzi, eseguito nel resede di mia proprietà e della mia famiglia, ha autorizzazioni comunali rilasciate dal Comune di Volterra.  Siamo partiti con un permesso a costruire nel 2010 e successivamente nel corso degli anni si sono susseguite Dia Scia per lavori che non erano compresi nel primo progetto autorizzato.  Preciso inoltre che la strada vicinale che costeggia il retro dei fabbricati, è come stabilisce il codice civile, libera all'accesso pedonale. Quindi, credo proprio di essere di fronte all'ennesima e vergognosa strumentalizzazione politica, architettata dallo stesso Lonzi, interferendo palesemente nella mia vita privata e della mia famiglia. Non escludo quindi di intraprendere azioni legali nei confronti di Lonzi, affinché questo modo davvero infimo di fare politica venga fermato per quanto di basso spessore e privo di contenuti di pubblico interesse.

Fonte: Ufficio Stampa

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