Un milione di euro per le zone umide tra il Padule e le Cerbaie

Nove comuni (Altopascio, Castelfranco di Sotto, Cerreto Guidi, Fucecchio, Larciano, Monsummano Terme, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese e Santa Croce sull'Arno), 16 aziende agricole, un totale di 33 soggetti per il progetto Acque e Biodiversità per il Padule di Fucecchio e i boschi delle Cerbaie, giunto terzo su una classifica di 21 per il bando Pit lefato ai fondi Psr 2014-2020. Nel computo sono inclusi anche il Consorzio di Bonifica Basso Valdarno, 4 associazioni territoriali e 2 proprietari di terreni privati.

Sono passati 11 mesi dalla presentazione del progetto del 30 novembre 2016 alla Tinaia di Fucecchio.  Oggi il raggiungimento del finanziamento certifica il valore di quel progetto. 975mila euro è il contributo ottenuto con capofila la Città Metropolitana di Firenze che sarà erogato dalla Regione Toscana, presi dal fondo di 10 milioni complessivo. Nell'area sottostanno tre siti di importanza comunitaria: Padule, Cerbaie e Bosco di Chiusi e Paduletta di Ramone.

Il ripristino e la creazione di zone umide e laghetti sono la categoria principale tra i 34 interventi nelle zone agricole. Ripristinare o creare queste riserve idriche che aiutino le aziende come la Biodiversità. Il progetto avrà uno sviluppo per 2 anni e mezzo, ognuno dei 34 progetti avrà varie tempistiche. Il Consorzio forestale delle Cerbaie ha ottenuto il contributo anche per coordinare tutti i soggetti, in un totale di 60mila euro.

A spiegare il progetto, vista la parte attiva nella stesura, è stato Andrea Bernardini del Consorzio forestale. Apprezzato il lavoro dalle parti istituzionali chiamate alla conferenza al palazzo comunale di Fucecchio: il sindaco di Cerreto Guidi Simona Rossetti ha affermato: "Questo è un percorso ben gestito che può essere un grande esempio per la Regione Toscana. Spesso andiamo sui giornali per i rifiuti e poche volte per le bellezze ambientali dei nostri territori. È ora di affrontare tutto dall'alto mettendo da parte i confini amministrativi, questo ci insegna l'ambiente".

"Concretamente si agirà su un territorio che ha delle debolezze ma anche delle peculiarità da valorizzare in termini positivi", ha commentato Pier Luigi Galligani, sindaco di Ponte Buggianese e presidente della Consulta dedicata al territorio del Padule. Daniel Toci, vice sindaco di Altopascio, ha puntato sulla nuova importanza che i territori di zona ricoprono adesso con questo progetto vince: "I comuni toscani sono ora al centro, dopo tanti anni in cui venivamo considerati territori di confine. Complimenti per il lavoro certosino fatto azienda per azienda per proporre questa opportunità. Non sempre da parte dei privati c'è stata fiducia".

Il presidente del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno Marco Monaco ha affermato di aver accettato subito questa opportunità: "Le risorse in Europa ci sono, se si sanno intercettare arrivano", ha detto. Presenti anche l'assessore all'ambiente di Fucecchio Silvia Tarabugi, quello di Cerreto Guidi Paolo Feri, il presidente del Consorzio forestale e assessore a Castelfranco di Sotto Federico Grossi.

"Un risultato importante per tutto il nostro territorio, un un progetto che mette assieme una pluralità di soggetti e di azioni per la tutela della risorsa idrica e della biodiversità in un'area umida tra le più importanti d'Europaۛ".

Esprime soddisfazione il consigliere regionale del Pd Enrico Sostegni, per la recente firma del decreto della Regione che approva la graduatoria dei progetti integrati territoriali (Pit). Tra questi quello del Padule di Fucecchio e Cerbaie, al quale è stato confermato un finanziamento di circa un milione di euro (943.428).

"I Pit  - spiega Sostegni – sono progetti che prevedono l'aggregazione di soggetti pubblici e privati mediante l'adesione ad un accordo territoriale finalizzato alla soluzione di specifiche problematiche locali ed all'attuazione di strategie mirate alla mitigazione o all'adattamento ai cambiamenti climatici. Strumenti che - conclude il consigliere - possono essere un valore aggiunto per un territorio, favorendo la creazione di un sistema che fa squadra tra pubblico e privato, per meglio affrontare e cercare di risolvere alcune criticità ambientali a livello locale".

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