Via libera del Tar Toscana all’apertura di una sala scommesse nel comune di Pietrasanta, in provincia di Lucca, bloccata lo scorso luglio da un provvedimento del Comune basato sulla presunta violazione del “distanziometro”. I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso della titolare dell’attività, che aveva presentato una segnalazione certificata per la ristrutturazione di un locale fuori dal centro storico, da adibire a sala scommesse. Per il Comune il locale non rispettava la distanza minima di 500 metri dai luoghi sensibili previsti dalla legge regionale e dal regolamento urbanistico. Di diverso avviso i giudici: nella sentenza viene innanzitutto criticato il “riferimento al raggio di 500 metri” contenuto nelle norme tecniche di attuazione, una misura troppo generica per la valutazione della distanza che invece “va calcolata sulla base del percorso pedonale più breve”. Anche da questo punto di vista la valutazione del Comune è errata, perché nel caso presente il calcolo non è avvenuto “con il rispetto delle norme del codice della strada”, vista la mancanza di marciapiedi sul tragitto preso in esame. Lo stop del comune, conclude il Tar, “si palesa illegittimo per difetto di istruttoria”.
Fonte: Agipro
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