"Cari ladri, perché avete rubato le mattonelle?": la lettera dei bambini dell'asilo

foto di archivio

È indirizzata ai ladri di mattonelle della scuola dell’infanzia di San Vito di Incisa la lettera che i bambini della sezione Scoiattoli di quell’istituto hanno indirizzato a chi, la scorsa estate, ha portato via la pavimentazione antitrauma dall’area giochi a loro dedicata. Si tratta di un danno costato al Comune 2.600 euro, per il quale è stato necessario sia l’intervento di una ditta specializzata esterna sia la chiusura del giardino per circa 40 giorni (con la conseguenza che, una volta tornati tra i banchi, i bambini non hanno potuto usufruire dell’area per circa un mese). Oltre a questa manutenzione, dall’estate in poi ne sono state effettuate molte altre sul verde pubblico della città, finalizzate principalmente a sanare i danni da atti vandalici (16mila euro di lavori in tutto, ordinari e straordinari, effettuati su verde e arredi). Si precisa che molti danni sui giochi dei giardini comunali sono causati da un utilizzo scorretto dei giochi situati nelle apposite aree, che sono dedicate a bambini e ragazzi al di sotto dei 12 anni. Si invitano, quindi, i cittadini di età superiore ad evitare di usarli.
Tornando alla lettera dei bambini di 5 anni dell’asilo San Vito, si riporta di seguito il testo integrale che hanno scritto con l’aiuto delle maestre Rosanna Iazzetta e Roberta Cantiello:

"Il 15 settembre, “noi bambini” tornati a scuola a San Vito, siamo andati in giardino e abbiamo visto che non c’erano le mattonelle della pavimentazione dove ci sono i nostri giochi. Ci siamo rimasti molto male, perché non siamo potuti andare a giocare in giardino per tanto tempo, né abbiamo potuto giocare sugli scivoli o nelle casette di legno.

Noi, ora ci chiediamo tutti: “Cari ladri, perché l’avete fatto?”

Tra qualche mese arriverà l’inverno, pioverà e forse nevicherà, ma purtroppo “noi bambini” non potremmo andare più a giocare fuori.
Lo sapete, cari ladri, che “noi bambini” abbiamo il diritto di giocare, di stare in libertà, ma ora non possiamo farlo?“Potete riportare le mattonelle per favore?”

Non è bello rubare, ma noi vi perdoniamo.

Per fortuna che la nostra amica Clarabella (nome che i bambini hanno dato alla dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo Incisa-Rignano, Clara Pistolesi) ha chiamato il Comune e ha fatto rimettere subito le mattonelle al loro posto: adesso siamo felicissimi!
Insieme alla lettera, le maestre hanno voluto indicare le riflessioni dei bambini sul tema furti. Per loro: rubare significa prendere senza chiedere; i ladri entrano nelle case di notte quando tutti dormono; per rubare nella scuola sono passati di sicuro per il giardino; forse si sono arrampicati, ma avevano una lucina per vedere la strada perché di notte qui è buio; i ladri non dovrebbero rubare ai bambini".

Fonte: Comune di Figline Incisa Valdarno - Ufficio Stampa

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