Oltre 3mila spettatori per Il Bisonte - Savino del Bene, Scandicci esce vittorioso

IL BISONTE FIRENZE 0
SAVINO DEL BENE SCANDICCI 3

IL BISONTE FIRENZE: Sorokaite 12, Alberti ne, Bechis, Bonciani, Tapp 4, Santana 2, Di Iulio C. ne, Parrocchiale (L), Pietrelli 1, Miloš Prokopić 6, Tirozzi 8. All. Bracci.
SAVINO DEL BENE SCANDICCI: Carlini, Samadova ne, Bianchini 2, Adenizia 9, Di Iulio I. ne, Merlo (L), Papa ne, Mancini ne, Haak 21, Arrighetti 1, Bosetti 9, Ferrara ne, De La Cruz 10. All. Parisi.

Arbitri: Cesare – Zavater.

Parziali: 14-25, 16-25, 14-25.

Note – durata set: 21’, 24’, 22’; muri punto: Il Bisonte 2, Scandicci 6; ace: Il Bisonte 1, Scandicci 5; spettatori totali: 3200.

QUI SCANDICCI

Si apre il palcoscenico sul derby fiorentino con le due squadre subito protagoniste in campo con scambi lunghi e di altissima intensità.

Sugli spalti 3000 personE equamente divisi hanno regalato coreografie e tanta passione. Un termometro perfetto per misurare la passione di Firenze per la pallavolo, passione che sta crescendo esponenzialmente stagione dopo stagione.
Bosetti è perfetta in ricezione e difesa, De La Cruz e Haak trasformano in oro ogni pallone alzato da Carlini. Il Bisonte risponde con Sorokaite. A metà set il break decisivo, la Savino Del Bene vince gli scambi prolungati, Firenze è costretta a forzare i colpi. La Regina di Svezia, Haak, con due ace consecutive mette al sicuro il risultato: 18 a 8.
Bosetti mura Sorokaite e mette giu’ il 25 a 14. Haak brilla con 11 punti e 63% in attacco. Nel secondo set coach Parisi conferma il 6 + 1 del primo set: Carlini in regia con in diagonale Haak, s1 De La Cruz, s2 Bosetti, al centro Da Silva e capitan Arrighetti con Merlo Libero.

Parziale che vede partire sull’acceleratore Il Bisonte, Bechis varia più il gioco e Santana fa male in parallela: 7 a 4. Scandicci ha difficoltà nel muro-difesa. Recupera Scandicci con gli attacchi di Haak e De la Cruz (10 a 10). Il break arriva da una magia di Carlini di Carlini che piazza il 15 a 13 con un dolce pallonetto di seconda.

Merlo vola in cielo per recuperare un pallone in difesa attaccato da Santana, Haak mette a terra il 18 a 15.
La Dea Adenizia Da Silva erge un muro invalicabile e mura due volte Santana, la Savino Del Bene vola sul 22 a 15. Scandicci gioca bene, Firenze arranca. Haak chiude in parallela, 25 a 16. Bosetti quando viene chiamata in causa, non sbaglia un colpo: piazzata che vale il 4 a 1. Pipe di Haak nei tre metri, 8 a 5 Scandicci. Fast di Da Silva, 10 a 6.

Primo tempo di Arrighetti: 17 a 9. Il derby si chiude con un gran muro di Da Silva. Chapeau Savino Del Bene.
Carlini: “Pensa che ognuno di noi abbia dato anche il cuore in questa partita, abbiamo giocato molto bene in difesa, sono super orgogliosa di come stia giocando questa squadra. Ogni settimana è una battaglia e noi dobbiamo continuare con questa grinta.

Il feeling con le compagne sta andando bene, giorno dopo giorno stiamo affinando la nostra intesa…ci completiamo insieme”, Haak: “Voglio ringraziare i nostri tifosi, abbiamo giocato davvero una buona partita. Nel secondo set è stata equilibrata e noi siamo stati bravi a giocare come sappiamo e allungare”.

QUI IL BISONTE

I 3200 spettatori del Mandela Forum (compreso il ct della nazionale italiana Davide Mazzanti e il Sindaco di Firenze Dario Nardella) non bastano ad evitare a Il Bisonte la sconfitta contro la Savino Del Bene, che gioca decisamente meglio e si conferma imbattuta nel palazzetto di casa di Firenze da quando le due formazioni sono in A1. La squadra di Marco Bracci non è riuscita a reggere l’altissimo livello del gioco delle avversarie, e adesso deve pensare subito a tornare in palestra per preparare le prossime partite, che saranno decisamente più giocabili rispetto alle ultime tre contro Conegliano, Novara e Scandicci.

Marco Bracci non può contare sull’acciaccata Di Iulio, e parte con Bechis in regia, Sorokaite opposto, Santana e Tirozzi in banda, Tapp e Miloš al centro e Parrocchiale libero, mentre Parisi risponde con Carlini in palleggio, Haak opposto, De La Cruz e Bosetti schiacciatrici laterali, Adenizia e Arrighetti al centro e Merlo libero.

Scandicci parte bene con De La Cruz e Haak (2-5), poi è ancora la svedese a trovare il tocco del muro per il 3-8 e il time out Bracci: l’attacco delle ospiti rimane illeggibile per Il Bisonte, con Haak implacabile anche in battuta, tanto che due suoi ace consecutivi valgono l’8-17 e il nuovo tempo chiesto da Bracci. Il coach fiorentino prova la carta Pietrelli per Santana, ma ormai il gap è troppo ampio e Scandicci chiude con un muro su Sorokaite per il 14-25.
Il secondo set è decisamente più equilibrato, e adesso Il Bisonte c’è: Tapp, Tirozzi e Santana entrano in ritmo (7-4), poi Scandicci rientra con Bosetti (10-10), e quando Haak scava di nuovo il + 2 (12-14), Bracci è costretto a chiamare time out. Firenze impatta di nuovo con Tapp (15-15), ma poi la Savino riscappa con Adenizia, Haak e De La Cruz (15-19), e Bracci ferma di nuovo tutto: le ospiti completano addirittura uno 0-7 devastante (15-22), e a nulla servono gli ingressi di Pietrelli e Bonciani, con Haak che mette giù il pallone del 16-25 (17 punti personali).

Anche il terzo set comincia male (1-5) con Bracci che deve subito fermare il gioco: sul 7-12 entra Pietrelli per Santana, ma Il Bisonte non si avvicina mai e quando Bianchini, entrata per Arrighetti, piazza due ace di fila, taglia definitivamente le gambe alle bisontine, che cedono 14-25.

LE PAROLE DI MARCO BRACCI – “Era la terza partita di fila contro le tre squadre probabilmente più forti del nostro campionato, e siamo dispiaciuti per i risultati e anche per i tanti tifosi che sono venuti a vederci, ma dobbiamo riconoscere che il livello che hanno espresso le avversarie è stato molto alto. Anche oggi, ogni volta che hanno avuto l’occasione per far punto, molto spesso sono riuscite a farlo, e questo impedisce alla squadra che sta subendo di poter rientrare in partita. Dobbiamo analizzare bene cosa provare a fare meglio, perché già dalla prossima partita dovremo giocare per vincere: per farlo però non dovremo avere supponenza, perchè nessuno ci regalerà niente e per ottenere qualcosa dovremo guadagnarcelo”.

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