No di Confesercenti alla tassa di soggiorno

“L’amministrazione Buselli si era contraddistinta in questi anni dall’impegno davanti agli elettori di non voler introdurre la tassa di soggiorno. Evidentemente ha cambiato idea. E, come purtroppo sta accadendo sempre più spesso, sceglie di comunicare prima alla stampa e poi alle associazioni di categoria”. E’ dura la presa di posizione di Marco Migliorini, presidente Confesercenti Valdicecina, sulle parole che l’assessore Gianni Baruffa ha pronunciato la settimana scorsa in una intervista sull’intenzione di istituire per la prima volta la tassa di soggiorno nella città delle balze. Una intenzione che trova nettamente contraria Confesercenti. Ancora il suo presidente: “Innanzitutto attendiamo che un passaggio delicato come l’introduzione di una tassa che può avere conseguenze sull’economia di tante attività, passi attraverso una concertazione ufficiale con le associazioni. Il turista sarà la prima vittima ma anche l’imprenditore dovrà fare i conti con i problemi derivanti da nuovi adempimenti burocratici. Vogliamo capire cosa è cambiato nella politica turistica di questa amministrazione. Troppo facile secondo noi dare la colpa ad una mancanza di fondi per la promozione che impone una nuova tassa”. Migliorini però analizza anche l’ipotesi peggiore, quella che la giunta Buselli decida di andare avanti. “La nuova tassa dovrà passare per forza da una concertazione nella quale ci opporremo con forza. Se però il Comune volesse andare avanti, nonostante tutto, a quel punto metteremo una serie di paletti. L’assessore Baruffa nella sua intervista – dice ancora il presidente – ha dichiarato che i proventi della tassa servono per la promozione del turismo. Allora pretenderemo che i bilanci siano trasparenti e che davvero gli incassi siano utilizzati per la promozione e progetti turistici. Non accetteremo che nemmeno un euro sia spostato su altre voci. Attendiamo quindi una immediata convocazione – conclude Marco Migliorini – innanzitutto per capire le intenzioni della sindaco Buselli e i motivi che portano a questa inattesa inversione di rotta rispetto al suo programma elettorale”.

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