Pari opportunità: presentati primi dati ricerca presso i centri antiviolenza toscani


Una ricerca pensata e voluta per iniziare a riflettere sulla nuova governance nel territorio del contrasto alla violenza sulle donne, soprattutto dopo la dismissione delle Province che costituivano un nodo importante nella rete organizzativa. E’ quella approntata a cura di Anci toscana e Giunta regionale, i cui dati sono stati forniti, in anteprima, questo pomeriggio durante la seduta della commissione regionale Pari opportunità, presieduta da Rosanna Pugnalini. A illustrarli, assieme ai ricercatori che hanno condotto l’indagine, la vicepresidente della Giunta regionale Monica Barni. Come ha spiegato l’assessore, sono stati organizzati incontri in tutte le province toscane per ascoltare tutti gli operatori dei centri antiviolenza e i vari soggetti coinvolti nelle attività (istituzioni, forze dell’ordine, attività giudiziaria ecc.) per capire come, dopo il venir meno di un pilastro,le Province, su cui poggiavano le strategie, si siano ristrutturate le relazioni di rete e le modalità di intervento. Dalla descrizione ottenuta si passerà successivamente all’analisi e, attraverso i tavoli tecnici di lavoro della cabina di regia, alla valutazione e alla proposta dei cambiamenti necessari.

Dai questionari distribuiti e raccolti sono emersi alcuni temi ricorrenti: la formazione, per cui è stata sottolineata la scarsità di risorse e la necessità di un intervento permanente; il percorso di autonomia, per cui risulta che attualmente tutti i territori della Toscana hanno una casa rifugio, mentre più debole è la presenza dei centri di seconda accoglienza e che, per quanto riguarda l’inserimento lavorativo, non esistono prassi omogenee nei vari territori; la promozione e la sensibilizzazione, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni, per i quali sono attivi un buon numero di progetti e un’ampia offerta.

Per quanto riguarda il livello di relazione tra i vari soggetti nelle tre fasi della gestione delle emergenze, della presa in carico e del percorso di autonomia,  emerge un quadro estremamente variegato a livello territoriale.

I dati della ricerca saranno presentati ufficialmente il prossimo 23 novembre, assieme a quelli del IX° rapporto sulla violenza di genere curato dall’Osservatorio sociale regionale. “Siamo molto soddisfatte di aver potuto conoscere in anteprima il quadro della situazione, con spunti estremamente utili per il nostro lavoro – ha commentato la presidente della commissione Po Rosanna Pugnalini -. I dati confermano quanto da noi rilevato in molte occasioni, e cioè che in Toscana esiste una situazione a macchia di leopardo, con situazione molto differenziate da territorio a territorio”. Da parte della presidente e delle commissarie è stata sottolineata la necessità, in attesa anche della nuova normativa nazionale, di un “fine tuning” degli interventi, in modo da accordare le politiche esistenti in Toscana per la lotta alla violenza di genere.

Fonte: Toscana Consiglio Regionale

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