Ammortizzatori, Rossi a Boeri: “L'Inps faccia la sua parte"

Rossi: "Livorno, Piombino e le altre aree di crisi non possono più attendere”


Domani mattina, giovedì 9 novembre, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi si recherà a Roma presso la Direzione Generale dell'INPS per chiedere al presidente Tito Boeri di sbloccare le risorse destinate ai disoccupati che vivono nelle aree di crisi complessa come Livorno e Piombino. 30 milioni che serviranno a finanziare politiche attive e di sostegno al reddito per quei lavoratori delle aree di crisi complessa che hanno esaurito la cassa integrazione.
"Porterò a Boeri – afferma il presidente – la penna che mi è stata consegnata da Cgil, Cisl e Uil e gli chiederò di mettere subito una firma per garantire a centinaia di persone l'accesso agli ammortizzatori sociali".

"Le risorse per le politiche attive del lavoro ci sono da mesi, adesso – aggiunge Rossi – bisogna sgombrare il campo da tutti gli ostacoli e gli intoppi burocratici. Le misure di sostegno destinate a centinaia di donne e uomini non possono restare 'appese' e bloccate a Roma a causa di cavilli e interpretazioni normative".

"Dal marzo scorso la Regione Toscana, d'intesa con i sindacati, ha definito gli strumenti di sostegno al reddito. Successivamente abbiamo coinvolto e chiesto l'intervento del ministro Poletti. Ora – conclude il presidente – Boeri e l'Inps facciano la loro parte perché Livorno e Piombino non possono e non devono più aspettare".

La consegna avverrà a Roma alle ore 12.30 circa presso la Direzione Generale dell'INPS (Via Ciro il Grande, 21).

La soddisfazione di Rossi per la firma di Boeri

Si apprende da twitter che il presidente dell'Inps, Tito Boeri, ha firmato il decreto necessario a sbloccare le risorse per il sostegno al reddito dei lavoratori toscani delle aree di crisi.
"Lo ringraziamo – è il commento del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi – perché dopo otto mesi di richieste da parte dei sindacati e della Regione Toscana, il presidente dell'Inps ha messo la sua firma. I lavoratori delle aree di crisi come quelle di Livorno e Piombino non potevano attendere un solo minuto in più".

Fonte: Giunta Regionale

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