Carni avariate in mense e ospedali, casi anche a Santa Croce e Montelupo: 5 arresti e 19 indagati

Carni avariate
Carni avariate

È in corso di svolgimento l'operazione dei Nas dei carabinieri di Firenze denominata 'Malacarne', nei confronti degli appartenenti di una presunta associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni di enti pubblici, frode nelle pubbliche forniture, commercio di sostanze alimentari nocive e falso.

Nel mirino dell'inchiesta vi è la azienda Alessio Carni di Monsummano Terme. In alcuni casi le carni delle mense sarebbero state spacchettate per poi venire rietichettate con una data di scadenza 'allungata' nel tempo. Se venivano rimandate indietro dai clienti proprio per il cattivo stato di conservazione, la ditta le lavorava di nuovo per somministrarle altrove. La carne veniva dalla Toscana e veniva spacciata come di alta qualità seppur proveniente, per esempio, da animali anziani.

Cinque ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari sono state emesse, mentre altre 19 persone sono indagate in stato di libertà. Le indagini sono state coordinate dal procuratore della Repubblica di Pistoia Paolo Canessa e dal sostituto procuratore Claudio Curreli. Le ordinanze sono state emesse dal gip Maria Elena Mele.

Ai domiciliari sono finiti Bonello Parlanti, 76 anni, legale rappresentante della Alessio Carni e della Macelleria Parlanti Bonello, i figli Francesco (48 anni) ed Enrico (35 anni), rispettivamente socio e legale rappresentante della Ipercarne Sas, e il nipote del capofamiglia Alessio (49 anni), legale rappresentante della Alessio Carni; assieme anche il commercialista di queste ditte Spartaco Capaccioli (51 anni).

Secondo quanto specificato nella ordinanza del gip Maria Elena Mele, già nel 1988 erano state rilevate le prime irregolarità nella fornitura degli alimenti e i cinque arrestati costituivano "una struttura organizzata [...] con compiti finalizzati alla sistematica commissione di una serie indeterminata di reati".

Interessate le regioni Toscana, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna.

Carni avariate: la ricostruzione dei fatti

Gli appalti pubblici aggiudicati da un'azienda di commercio carni del Pistoiese venivano vinti con il criterio dell'offerta più vantaggiosa economicamente. Ma gli alimenti somministrati erano carni potenzialmente nocive, avariate e contaminate.

Nei 19 indagati figurano dei veterinari della Asl, sei commercianti e i responsabili delle stazioni appaltanti tra cui anche militari. Questo perché le forniture andavano sia tra scuole e ospedali ma anche in 13 strutture dell'Esercito e dell'Aeronautica militari, due dei quali in Libano e in Gibuti. In totale sono trenta strutture civili e 13 militari.

Mezza tonnellata di carne non conforme è stata posta sotto sequestro.

Le indagini - avviate nel gennaio 2016 - hanno consentito di accertare che gli indagati hanno realizzato, da diversi anni, un illecito arricchimento, attraverso l’aggiudicazione di appalti pubblici (solo nell’anno 2016 per circa 6.000.000 di euro) in forniture alimentari alla Pubblica Amministrazione (principalmente mense ospedaliere, scolastiche e militari) ottenuti con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, per poi procedere ad una sistematica violazione dei capitolati d’oneri, fornendo alimenti non corrispondenti a quelli previsti. In particolare è stata accertata la fornitura di carni:

- con tagli anatomici qualitativamente inferiori rispetto a quelli ordinati dalle stazioni appaltanti;
- con data di scadenza, anche per carni suine, bovine e salumi, c.d. prolungata rispetto a quella originaria immessa dalla ditta produttrice, sottoponendo così l’alimento a pericoli sanitari;
- sottoposte a diversi e continui processi di congelamento e scongelamento, in relazione alle esigenze della propria azienda;
- già respinte da altre stazioni appaltanti in quanto non conformi (es. carne respinta al mittente poiché esalante cattivo odore e destinata poi, previa illecita lavorazione, ad altra stazione appaltante);
- materialmente diverse da quelle ordinate ed indicate nel DDT di consegna (es. materiale consegna di pollo indicato come tacchino nel documento di trasporto).

Carni avariate: nessun pericolo per la salute

Il nucleo antisofisticazioni e salute dei carabinieri precisa che non vi è nessun grave rischio per salute legato a queste carni. Il colonnello Erasmo Fontana, comandante dei carabinieri del gruppo tutela salute di Roma, ha spiegato che sarebbero state nocive solo in caso di consumo 'seriale', ossia continuativo.

Carni avariate: le aree colpite

Tra le zone colpite troviamo anche Santa Croce sull'Arno e Montelupo Fiorentino, in entrambi i casi si tratta di mense comunali. Lo stesso vale per Chianni, Crespina Lorenzana, Agliana, Dicomano, Quarrata, Borgo San Lorenzo e Calenzano; si tratta di strutture ospedaliere invece per quanto riguarda l'Aou Careggi (Firenze) e l'Asp Città di Siena. Sono tutti enti civili, ma in Toscana si registra anche un caso nel militare per quanto concerne il 4° stormo dell'Aeronautica di Grosseto.

 

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