A Ecomondo la Tecnoambiente di Ponte a Egola: "Innovazione in termini di ambiente e sostenibilità"

Da sinistra Gionata Bertini, Vittorio Gabbanini, Gianluca Bertini, Aurelio Cupelli, Roberto Parlanti

Tecnoambiente presente a Rimini ad “Ecomondo”, la fiera leader della green e circular economy nell’area euro-mediterranea. L’azienda di Ponte a Egola, che si occupa di impianti di recupero delle materie plastiche, servizi per bonifiche, smaltimento, trasporto e trattamento di rifiuti, ha accolto ospiti e visitatori nel proprio stand con un evento enogastronomico che ha letteralmente conquistato il pubblico presente. Lo stand ogni anno contestualizza un’epoca e un tema diverso, per il 2017 lo stile è quello degli anni ’50 con complementi d’arredo realizzati appositamente per Ecomondo e una gustosa degustazione di pietanze a base di tartufo bianco delle colline sanminiatesi, in abbinamento a vini del territorio, in un contesto che è diventato momento dedicato per presentare il territorio di San Miniato grazie anche ad alcuni gadget in pelle consegnati in omaggio ai presenti.

“ E’ un appuntamento- ha detto Roberto Parlanti Amministratore Delegato di Tecnoambiente- che ci permette di mettere in risalto le opportunità dell’economia circolare, del risparmio energetico ma anche di cogliere aspetti di partership con altri comparti industriali, di parlare di formazione e di comunicazione. Qui ci sono tutti gli attori necessari per esprimere l’innovazione in termini di ambiente e sostenibilità: il pubblico, le istituzioni, le università in un’unica piattaforma di dialogo dove anche la nostra Azienda, in questa bussola di orientamento, porta il proprio contributo”.

E’ stata l’occasione per presentare il territorio e l’imminente 47esima Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato- inaugurazione sabato 11 novembre- alla presenza del Sindaco Vittorio Gabbanini, una delegazione della Città della Rocca insieme alla Fondazione San Miniato Promozione. “ Una vetrina importante - ha detto il sindaco - che ci permette di parlare di ambiente, di turismo, della nostra identità culturale, della recente candidatura del tartufo a patrimonio immateriale dell'Unesco e dell’indotto economico. E’ un modo per mettere l'accento sull'importanza del patrimonio ambientale e paesaggistico di cui disponiamo”.

 

Fonte: Tecnoambiente - Ufficio stampa

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