Da Volterra a Francoforte, reperti etruschi in mostra

Il Museo Etrusco di Volterra

Un viaggio all’interno delle credenze religiose e ultraterrene della civiltà etrusca. E’ la mostra “Etruschi, Divinità celesti e infernali”, inaugurata al Museo Archeologico di Francoforte. L’esposizione, visitabile fino a marzo 2018, nasce da una collaborazione tra il Museo Etrusco Guarnacci di Volterra, il Museo archeologico Nazionale di Firenze, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno e il Museo Archeologico di Francoforte per la promozione dei beni archeologici della Toscana e della cultura etrusca in Germania, uno dei Paesi che più di ogni altro costituisce un bacino di interesse turistico per la nostra regione. La mostra ha avuto anche il patrocinio del Consolato generale italiano di Francoforte.

«L’amministrazione di Volterra esprime tutta la propria soddisfazione per l’organizzazione di questa mostra che oltre a diffondere la nostra cultura etrusca all’estero, permette anche di promuovere il territorio in un bacino turistico fondamentale per la nostra regione – dichiara il sindaco di Volterra Marco Buselli - . Gli Etruschi di Volterra saranno grandi protagonisti anche alla prossima mostra di Karlsruhe permettendo così di ampliare e rinforzare la promozione del nostro territorio in Germania con una grande visibilità».

Quattro le sezioni della mostra, ognuna delle quali affronta un diverso aspetto della religiosità etrusca. I materiali dell’esposizione provengono dal Museo Guarnacci e Museo archeologico Nazionale di Firenze, con un percorso particolarmente incentrato sui reperti provenienti da Volterra, da Montecatini Val di Cecina e da Casale Marittimo, oltre cha da Populonia e Chiusi.  La rarità della letteratura originale specifica e la scarsa conservazione delle strutture edilizie dei luoghi adibiti al culto, rendono ardua una ricostruzione esauriente su questo tema.  Tuttavia, questo compito non può essere eluso, data l’importanza che le pratiche culturali rivestivano presso le genti d’Etruria.

Per gli Etruschi, il religioso e il sacro non costituivano sfere separate dalla quotidianità della vita, bensì pervadevano tutti gli aspetti dell’esistenza. L’intera realtà nella concezione etrusca era riconducibile al mondo soprannaturale, secondo una stretta corrispondenza fra macrocosmo e microcosmo che intendeva ogni accadimento come l’espressione di una volontà divina. La profonda religiosità degli Etruschi li rese famosi presso gli antichi, soprattutto in virtù della complessità e accuratezza dei loro riti divinatori. La mostra fornisce un quadro del mondo divino etrusco, una dimensione con la quale gli uomini etruschi coltivarono un costante dialogo, illustrato attraverso le diverse pratiche cultuali, divinatorie e funerarie.

Fonte: Ufficio Stampa

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