Appuntamenti per l'Endoscopia sospesi al Santa Maria Annunziata, i Cobas: "Una decisione grave"

L'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri

Riceviamo e pubblichiamo la nota dei COBAS sulla decisione di sospendere gli appuntamenti prenotati dal CUP per l’Endoscopia del presidio ospedaliero SMA a partire 14 novembre 2017:

Con un nota a firma del Direttore SOC Gastrondenterologia ed endoscopia digestiva Dr Nucci, d’intesa con le direzioni sanitarie dei presidio e aziendali viere data disposizione di “sospendere” gli appuntamenti colon prenotati dal CUP per l’Endoscopia del presidio ospedaliero SMA a partire 14 novembre 2017, naturalmente fino a data da destinare!

UNA DECISIONE GRAVE, INACCETTABILE E IRRESPONSABILE, GIOCATA CON SUPERFICIALITÀ SULLA PELLE DEI CITTADINI.

La decisone giunta a “sorpresa”, visto le lunghe liste di attesa e le peripezie che i cittadini devono fare per effettuare una “rapida” prenotazione, sta mettendo in crisi anche gli operatori del CUP all’Annunziata poiché in meno di 48 ore devono disdire appuntamenti presi da mesi dai malcapitati utenti. (Sembra che si parli di più di 90 cittadini a cui sarà comunicata in queste ore la dismissione della prenotazione).

Inoltre se questa chiusura non fosse sufficiente ad affrontare la mancanza degli strumenti diagnostici oltre che al CUP potrebbero essere bloccati dalla stessa quelli fatti all’ISPO (Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica). Gli esami svolti all’Endoscopia digestiva del ‘OSMA sono programmati dal CUP Metropolitano, dall’ISPO, e dai reparti di degenza.

L’endoscopia al presidio OSMA rappresenta un punto di eccellenza del servizio sanitario fiorentino è un grande punto di riferimento diagnostico in tutto il territorio provinciale, i numeri parlano da soli più di 2000 interventi per il colon, 1000 gastroscopie, 200 RCP (per estrazioni calcoli delle vie biliari) prestazioni che la pongono come capofila rispetto agli altri presidi ( Torregalli, S.Maria Nuove, Borgo S.Lorenzo. Serristori). Il 4 febbraio 2017 furono rubate una quantità ingente di strumenti dal reparto dell’Annunziata (3 gastroscopi, 1 colonscopi, 1 duodenoscopio) , il furto mise definitivamente in crisi il reparto poiché erano da tempo entrati fuori uso altri strumenti perché obsoleti o non riparabili.

Il furto finì, in una situazione preesistente di precarietà e criticità, ad aggravare le sorti dell’Endoscopia, paradossale è il fatto che il materiale rubato a tutt’oggi non è mai stato sostituito e reintegrato né è stato sostituito lo strumentario entrato fuori uso perché obsoleto.

Questa situazione di estrema precarietà, nonostante gli sforzi fatti dai lavoratori (infermieri e medici), non è mai stata affrontata seriamente poiché le delicate prestazioni diagnostiche sono state affrontate nei mesi con strumenti prestati e poi ripresi dagli altri ospedali.

Inoltre le Direzioni sapevano bene che la mancanza di un gastroscopio operativo (trafugato) che è determinante nelle urgenze endoscopiche avrebbe finito per mettere definitivamente in crisi l’efficienza del reparto. Gli operatori hanno retto fino a che hanno potuto, lavorando con strumenti vecchi, spesso guasti, poco manovrabili e non adeguati ad una diagnostica di qualità. Oggi degli 11 strumenti in dotazione né sono rimasti solo 4!

La sospensione di una gran parte degli esami rappresenta UN PESSIMO ESEMPIO DI SUPERFICIALITÀ GESTIONALE, del quale come delegati RSU COBAS P.I. sarebbe opportuno individuare responsabilità e rimuovere gli incompetenti anche a fronte delle emergenze, delle liste di attesa e soprattutto del calvario che devono subire i cittadini per prenotare (6-8 mesi di attesa)!

Non ci sono alibi per nessuno né per le Direzioni Sanitarie, né per il Dipartimento delle specialistiche mediche aziendali poiché tutte/i sono corresponsabili di un fatto grave di mala gestione del quale a pagarne gli effetti oltre ai cittadini, sono gli operatori che per mesi hanno strinto i denti- lavorando nella precarietà sopra evidenziatasenza che l’azienda poi trovasse con tempi utili soluzioni adeguate.

Come delegati RSU COBAS P.I. USL Toscana Centro chiediamo che l’Assessore Regionale al Diritto alla salute, al welfare e all'integrazione socio-sanitaria intervenga rapidamente a difesa dei cittadini e del servizio sanitario pubblico.

Fonte: COBAS

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