Sit-In all’aeroporto di Peretola per dire no al progetto

Oggi con il Sit-In all’aeroporto di Peretola abbiamo assistito alla conferma che un limitato gruppo di soggetti imprenditoriali seppur autorevoli, in rappresentanza di interessi legittimi, ma privati, si arrogano il diritto di voler decidere in nome e per conto dei Cittadini della Piana, addirittura pretendendo di far credere che il Nuovo Aeroporto è necessario per il loro bene e futuro, ovvero per il bene della collettività, il tutto corroborato da un sondaggio effettuato su un limitato campione di Cittadini.

D’altra parte se diversi Sindaci della Piana valutando la documentazione hanno preso atto che questa infrastruttura non è compatibile, è palese che qualcosa non torna e che le 142 prescrizioni del parere di VIA 2235 che ad un anno di distanza non ha prodotto il Decreto di VIA ( mai successo prima in Italia) perché ritenuto non consono da ENAC, queste hanno sicuramente lasciato il segno, nonostante il palese conflitto di Interessi di ENAC ovvero soggetto Proponente e Soggetto verificatore requisiti di costruzione.

Anche il “refrain” sui dirottamenti facendo di tutta l’erba un fascio, testimonia la superficialità di valutazione, perché i dirottamenti relativi al vento ( visto che la motivazione della nuova pista sarebbe questa) corrispondono al solo 1,9% della totalità dei voli, perciò ampiamente nella lavoro è una pantomima perché è palese che se Firenze non viene implementato, lo sarà Pisa e quindi i posti non saranno persi, anzi sensibilmente aumentati visto sviluppo sarà almeno il doppio se non il triplo di quello previsto oggi per Firenze.

Che dire poi del Vice Ministro che invece di essere a Roma, si presenta con l’auspicio di mettere il “Sigillo” sull’evento, con la stessa storiellina dell’Aeroporto Militare, che come in altri contesti a dispetto di quello che vorrebbe far credere Nencini, parte del Governo, dovrebbe sapere benissimo delle risoluzioni che “impegnano” il Governo a cui appartiene allo sviluppo di Pisa, Nuovo Radar incluso. Vice Ministro che legge poco, visto che il regolamento 1315/2013 UE dice esattamente il contrario di quanto Lui attesta, ovvero che l’ UE indirizza verso una razionalizzazione del trasporto aereo e quindi minor numero di scali, ma più grandi (visto l’inquinamento) e non la parcellizzazione in virtù anche della ridicola distanza di Firenze, da Pisa e Bologna. ( E non si capisce allora perché Nardella fa accordi con Merola)

Fonte: Coordinamento Comitati per la Salute della Piana di Prato e Pistoia

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