Gli studenti fiorentini chiedono garanzie per l'alternanza scuola-lavoro

Ieri a Firenze, come in altre città della Toscana, è iniziato il percorso della Rete degli Studenti Medi all’interno delle scuole per un’alternanza scuola lavoro più giusta. Sin dall’inizio del dibattito sulla 107/2015, la cosiddetta “Buona Scuola”, la Rete degli Studenti Medi ha espresso a gran voce l’esigenza di normare in maniera più precisa i percorsi di alternanza, fornendo delle garanzie a tutti gli studenti che affrontano questo tipo di formazione. La carta dei diritti delle studentesse e degli studenti in alternanza, che dal Ministero ha tardato ad arrivare lasciando per più di un anno gli studenti privi di tutele, si prospetta come un documento che non accoglie le rivendicazioni degli studenti: non si parla di gratuità dei percorsi, non si pongono limiti ai periodi in cui la scuola può mandare gli studenti in alternanza, non ci sono garanzie in merito ai controllo sulla qualità delle aziende che ospitano i giovani.

Di fronte a queste mancanze, la Rete degli Studenti Medi intende partire con un percorso che, scuola per scuola, preveda l’approvazione di una Carta che tuteli gli studenti di ogni singolo istituto. “Iniziamo con oggi a presidiare le nostre scuole chiedendo ai nostri compagni di firmare il nostro statuto. Abbiamo bisogno di legittimare la nostra rivendicazione per chiedere compatti un cambiamento radicale nelle nostre scuole: il 17 novembre, dopo giorni di raccolta firme, proporremo ai dirigenti scolastici la discussione e l’approvazione dello Statuto.” ha detto ieri Gabriele Minelli, della Rete degli Studenti Medi di Firenze. Le scuole interessate saranno soprattutto (e solo inizialmente) il “Leonardo da Vinci”, il “Galileo Galilei”, il “Russell Newton”, il “Peano” ed il “Dante”.

Con lo Statuto, i ragazzi della Rete degli Studenti Medi chiederanno, tra le altre cose, garanzie su formazione in materia di sicurezza, garanzie su qualità formativa e coerenza con i percorsi didattici, sul periodo in cui si potranno svolgere i percorsi di alternanza: “è inaccettabile –prosegue Gabriele Minelli- che le ore di un percorso formativo come quello dell’alternanza vengano svolte nei giorni festivi o durante le sospensioni della didattica per le vacanze. Senza le giuste tutele i percorsi di alternanza non solo saranno distanti da quello che dovrebbero essere, ma istilleranno l’idea di un mondo precario già alle radici della formazione.”

Tutte le notizie di Firenze

<< Indietro
torna a inizio pagina