Richiedenti asilo, Capecchi respinge le accuse di Casapound: "Strumentalizzazione rozza"

"Con l’approssimarsi della competizione elettorale, si acuisce sempre di più lo scontro politico e il tema dell’immigrazione è uno di quelli più caldi. Credo però che un fenomeno così tragico meriti un trattamento ben più alto rispetto a una strumentalizzazione politica così rozza.

A seguito di un commento di Casapound relativo al contenzioso fra il Comune di Montopoli e la Multicons, tengo a precisare ancora una volta che gli atti amministrativi, che il Comune ha emesso nei confronti di questa cooperativa, non sono né contro i richiedenti asilo né contro il sistema di accoglienza messo in atto dal nostro Governo, bensì sono limitati a una vicenda specifica di distorsione del sistema di accoglienza stesso.

La vicenda può essere valutata sotto due aspetti: uno di carattere morale e l’altro di carattere legale delle regole.

L’aspetto morale riguarda il collocamento di 24 migranti sul territorio comunale avvenuto il 21 giugno in modo inaspettato e senza alcun preavviso. Considerando che quello di Montopoli è sempre stato un Comune sensibile a questo tema, estremamente collaborativo e che aveva già fatto abbondantemente la propria parte in materia di accoglienza, pensavamo di meritare un po’ più di considerazione e di coinvolgimento anche in questa occasione. Inoltre, con un comportamento del genere si fornisce una qualche giustificazione anche a quei Comuni che non hanno accolto mai nessuno, adducendo le più disparate motivazioni.

L’altro aspetto è esclusivamente legato al rispetto delle regole, infatti la nostra ordinanza emessa il 24 agosto, a seguito di un sopralluogo da parte dei vigili urbani del 22 Giugno, contestava:
- che al momento dell’insediamento dei migranti gli immobili erano ancora allo stato di cantiere
- la mancanza di dichiarazione di fine lavori, della certificazione di conformità e di agibilità.
- l’utilizzazione a fini ricettivi di immobili a destinazione residenziale.

Dunque, da parte nostra, un provvedimento relativo a un singolo episodio e non a una questione di carattere generale, un provvedimento come tanti altri, che si rendono necessari in presenza di abusi. Provvedimento che il Comune ha potuto emanare solamente quando è venuto a conoscenza dei fatti, cioè dopo il 21 di giugno.

Quindi, per il futuro, invito Casapound ad acquisire informazioni precise prima di “pretendere“ dichiarazioni dal Sindaco. Ai cittadini del Comune di Montopoli, invece, ribadisco che quello che Casapound definisce col termine di “buonismo”, per me, per la maggioranza consiliare che mi appoggia, ma spero anche per la maggioranza di tutti i cittadini che io rappresento, sia un dovere morale, civile e umano".

Giovanni Capecchi, sindaco di Montopoli in Val d'Arno

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