Medicina interna, l'evoluzione diventa oggetto di dibattito al San Jacopo

L'ospedale San Jacopo di Pistoia

Cambiano i pazienti e anche le organizzazioni ospedaliere si modificano. In particolare le aree mediche che, in questi ultimi anni, hanno subito una vera e profonda trasformazione nell’affrontare malati sempre di più complessi e portatori di polipatologie, molti dei quali anziani; così sono cambiati i reparti, ma anche le competenze degli internisti, che in Azienda TC lavorano in 13 strutture ospedaliere facendo fronte, annualmente, a circa 35000 ricoveri.

Di tutto questo ne discuteranno sabato prossimo (18 novembre, con inizio ore 9,00) i medici internisti della Azienda all’ospedale San Jacopo di Pistoia, insieme agli infermieri, nell’ambito di un corso organizzato dall’Area di Medicina del Dipartimento Specialistiche Mediche.

L’iniziativa è finalizzata ad ottimizzare ulteriormente i percorsi clinici e le novità organizzative, fin qui attuate nelle singole realtà ospedaliere dell’Azienda USL TC.

Il modello di ospedale per intensità di cure è stato implementato con caratteristiche diverse nei singoli territori. Questo modello è particolarmente consono alla gestione del paziente internistico con problematiche cliniche e assistenziali che necessitano di interventi coordinati e differenziati in base a instabilità e complessità.

Il modello proposto dal Dipartimento specialistiche mediche –diretto dal dottor Giancarlo Landini- si è particolarmente evoluto e prevede che il medico internista si occupi dei pazienti dalle terapie sub intensive, all’ high care mediche, a diversi livelli di complessità, fino ai day service, che rappresentano un vero “ponte” tra ospedale e territorio, per una migliore gestione dei pazienti anche se non ricoverati.

Ma cos’è concretamente cambiato per gli ammalati? “Per esempio - spiega il direttore dell’area di medicina aziendale, dottoressa Grazia Panigada,- oggi nei nostri reparti cerchiamo di garantire una buona organizzazione anche attraverso la continuità del tutoraggio medico per ottimizzare percorsi diagnostico-terapeutici di qualità in tempi appropriati e senza ritardi. A questo proposito –aggiunge la dottoressa- sono state introdotta ulteriori novità: le dimissioni oggi avvengono anche nei giorni festivi con vantaggi per le famiglie; pazienti che lo necessitano possono continuare gli accertamenti e le terapie al day service. Proprio il rapporto con il territorio –aggiunge la dottoressa- è divenuto un obiettivo centrale perché per i pazienti complessi internistici è particolarmente vantaggiosa la collaborazione tra i medici ospedalieri e i medici di famiglia. Si stanno sempre di più realizzando percorsi, anche alternativi al pronto soccorso, che garantiscano la presa in carico del paziente, prima e dopo il ricovero ospedaliero”.

 

Fonte: Coordinatore Ufficio Stampa Aziendale AUSL TOSCANA centro

Tutte le notizie di Pistoia

<< Indietro
torna a inizio pagina