Dire No a povertà ed esclusione, prosegue il progetto WIN

Superare l’assistenzialismo e combattere la povertà. Continua, per il quarto anno consecutivo, la missione di WIN, il progetto dell’associazione empolese Vecchie e Nuove Povertà, diventato un modello operativo consolidato nel porta re avanti la battaglia contro l’esclusione sociale e la marginalità. Finanziato dall’Unione dei Comuni Circondario Empolese Vadelsa, il progetto è una esperienza frutto del lavoro della rete composta dai Centri per l'impiego, le Cooperative Sociali, le associazioni di volontariato, le Caritas, le Misericordie, le Pubbliche Assistenze, l'azienda Asl Centro, le amministrazioni comunali, le aziende private, i sindacati e le associazioni datoriali.

Il Progetto WIN nasce nel 2014 dalla volontà di passare da un modello assistenzialistico delle prestazioni di aiuto, ad uno in cui si predilige l'attuazione e il perseguimento di progetti individualizzati che incoraggiano e favoriscono l'autonomia personale e familiare, e che portano quindi a uscire dalla condizione di marginalità sociale. Lo stile è quello della sussidiarietà circolare attraverso il patto territoriale di reciprocità.

"Fin dal 2014 – ha detto Paolo Pomponi, sindaco di Montaione e delegato al sociale per l’Unione dei Comuni - ci siamo adoperati affinché con questo importante progetto si riuscisse a creare una vera e propria rete di soggetti pubblici e privati, profit e non profit che si prende in cura situazioni difficili e complicate. Si tratta di un vero progetto di welfare generativo, un esempio di sussidiarietà circolare che consente di dare risposte concrete al nostro territorio. Non è un caso se è stato riconosciuto come esempio da seguire per tutti i Comuni della Toscana e ad inizio 2017 ha conseguito il premio del concorso #BuonePraticheNetwork di Anci Toscana nella sezione Sanità e Welfare”.

Negli anni il progetto è cresciuto e le risorse destinate dal bilancio dell'Unione dei Comuni sono arrivate nel 2017 a raggiungere la somma di 200mila euro. “L’elevato numero di soggetti presi in carico – ha concluso Paolo Pomponi - e le soluzioni trovate a tante persone dimostrano la bontà di questo “laboratorio” ormai collaudato e unanimemente riconosciuto come un efficace strumento di contrasto all’assistenzialismo fine a se stesso”. Qualche dato sul 2017 Dal 1 gennaio al 30 settembre il progetto WIN ha seguito 330 persone. Di queste 50 lavorano, 22 sono gli inserimenti socio assistenziali, 28 i percorsi di empowerment,10 i tirocini non curriculari attivati e 15 i percorsi di formazione (2 HACCP e 13 Sicurezza sul lavoro).

Quali attività svolge WIN Le attività comprendono colloqui di sostegno finalizzati alla ricerca di occupazione attraverso lo sportello lavoro di Vecchie e Nuove Povertà, percorsi di empowermet, ovvero colloqui finalizzati al potenziamento delle risorse personali e ambientali latenti ma ancora disposizione dell’utente, percorsi di counselling per orientare, sostenere e sviluppare le potenzialità della persona, inserimenti lavorativi in aziende, cooperative e associazioni, inserimenti socio-assistenziali (finanziati direttamente dall’Asl Centro) e tutoraggio (accompagnamento) degli inserimenti. In particolare questa ultima attività è una delle fasi fondamentali e più innovativa del progetto. Il tutor, infatti, partecipa ai tavoli inter-istituzionali, svolge i primi colloqui conoscitivi con la persona e successivamente con l'azienda privata, la cooperativa sociale o l’associazione al fine di inserire la persona nel loro organico. A questo punto del percorso, comunque, il tutor non abbandona l’utente e lo segue durante tutta la fase dell’inserimento nel nuovo posto di lavoro, monitorando settimanalmente il percorso. Il progetto WIN si occupa poi di inserimenti in aziende e cooperative sociali con contratti a tempo determinato e indeterminato, dell’attivazione di tirocini attraverso i canali preesistenti del Centro per l’impiego, come Garanzia Giovani, Giovani Sì, o tirocini interamente finanziati dalle aziende private e di percorsi di formazione finalizzati all’inserimento lavorativo in azienda. Il target di WIN Tre le fasce di età che sono coinvolte, con modalità ed esigenze diverse, dal progetto. Per primi i giovani o giovanissimi (18-29 anni ) che devono imparare a muoversi nel mercato del lavoro spesso provengono da famiglie multi-problematiche, che creano difficoltà relazionali e sociali, se non inizi di percorsi di isolamento sociale. Anche le persone adulte, tra i 30 e i 40 anni che hanno perso il lavoro sono tra i target di WIN. Spesso si trovano in una condizione di scoraggiamento dovuta alla mancanza di requisiti, per età e per istruzione non compatibili con le richieste delle aziende. Inoltre sono affrontate dallo staff di WIN anche le problematiche delle persone adulte tra i 41 e i 60 anni che non riescono a reimmettersi in un mercato del lavoro divenuto troppo flessibile. Le novità di WIN Tra le novità del progetto c’è l’imminente creazione di una nuova figura, l’operatore familiare, già presente nello staff ma da oggi destinato al supporto delle famiglie nella gestione dei bambini e del loro processo educativo. E’ poi prevista la creazione di nuovi Orti Sociali, oltre quelli già attivi, l’istituzione di corsi di alfabetizzazione e percorsi formativi per aiutare famiglie e singoli nella gestione delle risorse finanziare. Come ulteriore novità, frutto del lavoro di rete di WIN c’è la nascente collaborazione con il sistema REI (reddito di inclusione), una misura nata dalla nuova normativa ministeriale e che fa capo all’Asl Toscana Centro, nella quale si combinano un mix di erogazione monetaria, servizi di accompagnamento, socializzazione, tutela della salute, qualificazione scolastica e lavorativa e che ha come fine l’inclusione sociale. Entro fine anno REI e WIN definiranno i passi e le modalità per armonizzarsi, integrarsi e lavorare insieme e in una seconda fase verranno studiate pratiche operative per un più efficace contrasto alla povertà. In questo modo si realizzerà un REI-WIN: reddito d’inclusione in un welfare d’iniziativa.

Fonte: Unione dei Comuni Circondario dell'Empolese Valdelsa

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