Violenza su donne e bambini, il Pd porta mozioni in 11 Consigli comunali

Rosa Barone

“Sostegno alle politiche di protezione delle donne vittime di violenza”. “Adozione dei nuovi strumenti previsti dal Piano nazionale del Governo Gentiloni #Rispettaledifferenze che ha appena stanziato 8,9 milioni di euro per progetti ed iniziative sull'educazione al rispetto”. “Sono questi alcuni degli impegni indicati nell'ordine del giorno presentato negli undici Comuni del Circondario dai gruppi consiliari del Pd”.

Così presenta il neo Segretario del Partito democratico dell'Empolese Valdelsa Jacopo Mazzantini il primo atto politico della  nuova Segreteria di Federazione, scritto a quattro mani da Rosa Barone (responsabile Sociale, Casa e Immigrazione) e Tania Cintelli (responsabile Cultura e Diritti) e che prende spunto dalla  doppia ricorrenza del 20 Novembre “Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”  e del  25 Novembre “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”.

“Un ordine del giorno”, spiegano le relatrici Barone e Cintelli, “che chiede di porre in essere atti concreti. Perché la violenza di genere e quella sui minori così come bullismo e cyberbullismo sono fenomeni gravi, pervasivi, diffusi e sommersi, nonostante che qualcosa stia cambiando, grazie alle numerose campagne di sensibilizzazione ed alle politiche portate avanti sul territorio da istituzioni e associazionismo.

Molto è stato fatto dal Governo in questi anni dalla istituzione della Commissione parlamentare sul femminicidio alla L. 71/2017 per la prevenzione ed il contrasto del cyberbullismo, senza dimenticare i 21,7 milioni di euro che nel 2017 hanno finanziato il Piano sui Centri antiviolenza. Da tale contesto muove questo ordine del giorno, che chiede ai Sindaci degli 11 Comuni dell'Empolese Valdelsa un importante contributo di promozione e valorizzazione sul territorio dei diritti dell'infanzia e delle libertà delle donne”.

“Confidiamo”, conclude il segretario Mazzantini, “nella massima adesione dentro e fuori dai Consigli comunali per coltivare insieme tali battaglie che richiedono un impegno diffuso e quotidiano per diffondere la cultura del rispetto e delle pari opportunità”.

Ordine del giorno :  La cultura del rispetto di tutte le differenze contro ogni violenza su donne e bambini.  

I consiglieri dei gruppi consiliari “Partito Democratico” e “Questa è Empoli”
nella doppia ricorrenza del 20 Novembre “Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” (ONU 1989) e del   25 Novembre “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”  (ONU 1999), colgono l'occasione per affermare il diritto di  donne e bambini di essere  liberi da tutte le forme di violenza.
Richiamati come atti fondamentali:
-    La convenzione di Istanbul sulla "Prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica" ratificata dall’Italia nel 2013, che promuove l'insegnamento dei principi di non violenza, pari opportunità e rispetto reciproco che devono essere diffusi dalle istituzioni scolastiche ai bambini e alle bambine fin dalla più giovane età.
-    La convenzione dell’ONU sui Diritti dell'Infanzia e dell’Adolescenza ratificata nel 1991 che sancisce il diritto del bambino e dell'adolescente di essere protetto da tutte le forme di violenza e attribuisce la responsabilità degli Stati che l'hanno ratificata di assicurare questo diritto per ogni bambino e adolescente senza alcuna discriminazione.
-    La Legge 119/2013 sul femminicidio e il  “Piano nazionale antiviolenza” (2015) che  riconosce come pilastri della lotta contro la violenza di genere la strategia riassunta nelle tre P: Prevenzione, Protezione, Punizione per raggiungere un unico grande obiettivo: eliminare ogni forma di violenza e sopraffazione nelle relazioni di genere.
-    La legge 107/2015 sulla “Buona Scuola” all’art. 16 in cui si prevede che “Il piano triennale dell’offerta formativa assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall’art. 5 del decreto-legge 119/2013”.
Preso atto che:
-    il fenomeno della violenza  di genere come descrive l’ISTAT “è grave, pervasivo, diffuso e sommerso”. Si calcola che 6,7 milioni di donne tra i 16 e i 70 anni sono state vittime di una forma di violenza nei loro confronti. Ovvero una donna ogni 3, il 31,5% per la precisione. Ancora molte delle violenze non vengono raccontate, spesso perché si consumano dentro le mura di casa, visto che nel 62,7% , l’autore degli stupri è l’attuale compagno o l’ex della vittima”.
-    l’Istat allo stesso tempo ha rilevato “una diminuzione delle violenze. Le nuove generazioni, le studentesse, la maggiore autonomia conquistata dalle donne sono tra i fattori che hanno determinato questo calo. Quindi si può affermare che “le donne reagiscono di più alla violenza”. Inoltre è raddoppiata la percentuale di coloro che riconoscono come reato la violenza di un partner passando dal 14,3% al 29,6%. Aumentano le denunce dal 6,7% all’11,8% . La situazione, tuttavia resta problematica. Le violenze, per quanto diminuite si sono aggravate. Sono in aumento i casi in cui i figli assistono alla violenza sulla madre”.
-    il persistere di  forme di violenza sui bambini (il Rapporto UNICEF 2017 afferma che ancora un impressionante numero di bambini subiscono esperienze di violenza spesso causate proprio da chi dovrebbe prendersi cura di loro, o assistono alla violenza sulle proprie madri. Si rileva anche un aumento del fenomeno del bullismo e del Cyberbullismo. Quest’ultimo dato trova conferma anche da una recente indagine condotta dalla Regione Toscana);
-    molto è stato fatto in questi ultimi dai Governi di Centrosinistra:
a) in termini di protezione delle vittime (dal 2015 Finanziamento del Piano antiviolenza e dei Centri antiviolenza che per l'anno 2017 ha previsto 21,7 milioni di euro; istituzione a livello nazionale del  Codice Rosa (esportazione del modello toscano), che prevede nelle aziende sanitarie ed ospedaliere l'assegnazione di un  codice riservato a tutte le vittime di violenze con l'attivazione di percorsi dedicati e personale qualificato; congedi dedicati alle donne inserite nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere (Jobs Act); istituzione nel 2017 della “Commissione parlamentare di inchiesta per il femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere” con il compito di svolgere indagini sulle reali dimensioni, condizioni, qualità delle cause della violenza di genere, monitorare il livello di attuazione della Convenzione di Istanbul, la rispondenza dell’impianto normativo e dei servizi di protezione.
b) in termini di punizione degli autori di maltrattamento: indagini più rapide e priorità nei processi, maggiori tutele per le vittime nel procedimento giudiziario (accesso al gratuito patrocinio, nuovi diritti di informazione, modalità protette di assunzione della prova e della testimonianza), querela irrevocabile contro lo stalking; indennizzi alle vittime dei reati violenti; proposta di legge a firma PD “Per la tutela degli orfani di crimini domestici” (che prevede il gratuito patrocinio, risarcimento danni, assistenza, pensione di reversibilità e misura dell'ergastolo per l'omicidio del coniuge/partner).
c) in termini di prevenzione: “Piano Nazionale per l'educazione al rispetto” finanziato per un importo di  8,9   milioni di euro (di cui 900 mila per ampliamento dell'offerta formativa, 5 milioni per il coinvolgimento di 200 scuole nella creazione di una rete permanente di riferimento su questi temi, 3 milioni per la formazione delle e dei docenti);  Linee Guida Nazionali (art. 1 comma 16 legge 107/2015) "Educare al rispetto: per la parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione";  L. 71/2017 "Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo" con relative Linee Guida 2017;
Ritenuto che:
- oggi, grazie all'impegno delle associazioni e dei movimenti femminili, ad una maggiore  sensibilizzazione dell'opinione pubblica, ad una assunzione di responsabilità da parte delle Istituzioni e dei servizi pubblici,  si siano create  le pre-condizioni sociali e culturali per un "cambio di passo";
- sia necessario aiutare la società a cambiare punto di vista, a non guardare solo alle vittime, ma anche agli autori delle violenze, per capire quali stereotipi e modelli relazionali, le fanno apparire giustificate. Serve attivare il protagonismo degli uomini e dei ragazzi per  creare "una nuova alleanza tra i generi" così come sostiene la  campagna dell'ONU "HeForShe";
- “Serve il contributo di ognuno di noi per camminare più veloci verso libertà e uguaglianza e serve che gli uomini si carichino di questa responsabilità…… Ognuno dei presenti dovrà diventare ambasciatore di libertà e uguaglianza, costruire azioni concrete per la parità a partire dai ruoli che ricopre nella vita quotidiana….. Ed essere dei vettori perché la campagna si allarghi e viva nei luoghi di lavoro, del sapere, nelle università e sui media, affinché siano coinvolti più uomini possibile. Non per le donne, ma per tutti noi. Perché una società più uguale e che smette di discriminare la propria metà, è una società più ricca, inclusiva, democratica e felice. Uomini adesso tocca a voi” (Emma Watson ambasciatrice per l’ONU);

- quindi ora più che mai, per scardinare il  retroterra culturale e valoriale che  genera la violenza su donne e bambini è necessario un maggiore investimento sulla Prevenzione che si traduca in:
più diritti ed opportunità        più educazione e cultura
contro ogni tipo di discriminazione, per promuovere il rispetto delle differenze, come aspetto  centrale delle competenze educative e come parte essenziale dell'educazione alla cittadinanza;
IMPEGNA LA GIUNTA E  IL SINDACO
a promuovere nell'ambito delle proprie competenze:
-  in tutte le iniziative dell’Ente, l’approccio del “rispetto e valorizzazione delle differenze” ;
-  nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado l'applicazione dei nuovi strumenti previsti dal Piano #Rispettaledifferenze e la partecipazione  al bando "Per la scuola" (PON 2014- 2020) per candidarsi alla sperimentazione di una rete permanente di riferimento sull'educazione al rispetto.
- il potenziamento degli interventi sociali, educativi, di socializzazione che rafforzino i diritti dell'infanzia, liberino i bambini dalla povertà educativa e dalla marginalità che sono riconosciute come concause della violenza;
- il sostegno all’attività dei centri antiviolenza sul territorio per la protezione delle vittime;
- l’integrazione delle politiche di  protezione delle donne vittime  con le politiche sociali e socio-sanitarie, dell’educazione, della formazione, del lavoro, della casa, della tutela e della sicurezza come azioni positive di empowerment, autonomia ed emancipazione delle donne.
IMPEGNA LE ISTITUZIONI E I SUOI RAPPRESENTANTI
ad essere promotori della campagna di solidarietà in favore dell’uguaglianza di genere "HeForShe" [LuiPerLei] lanciata dalle Nazioni Unite nel 2014 che vuole provare a convincere il maggior numero possibile di ragazzi e uomini a diventare sostenitori della parità di genere.

 

Fonte: Pd Empolese Valdelsa

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