Comuni, associazioni e parrocchie insieme per sconfiggere la povertà

Giacomo Trentanovi (foto da Facebook)

A San Casciano lo Sportello “Lotta alla Povertà” tende una mano concreta alle famiglie bisognose con l’impegno e la formazione qualificata di decine di volontari del Csc di Cerbaia. Il progetto, alimentato da una pluralità di realtà associative e soggetti pubblico-privati del territorio, sostiene il pagamento delle bollette e delle spese legate alla gestione familiare, “intervenendo – dice Carlo Savi - nello specifico sulle esigenze della cosiddetta fascia grigia, il ceto medio impoverito ad esempio dalla perdita del posto di lavoro”.

A Tavarnelle e Barberino tre interventi messi in campo dalla Misericordia quali il Fondo di solidarietà, il Banco alimentare e l’Emporio solidale sono le misure anticrisi volte ad alleggerire il peso della privazione. “In dieci anni – precisa il presidente Paolo Naldini - abbiamo registrato una spesa complessiva pari a oltre 170mila euro a favore dei più bisognosi”. A Greve è attiva da anni la distribuzione di pacchi alimentari, vestiario e suppellettili alle famiglie povere grazie all’attività e agli interventi della Caritas. Insomma chi bussa alle porte del Chianti trova sempre qualcuno ad accoglierlo, a sostenerlo con azioni, interventi e progetti, reali e duraturi nel tempo, mirati a rispondere alle nuove e molteplici dimensioni della povertà. Un fenomeno in sensibile aumento che non conosce età, provenienza geografica, origine culturale e che investe trasversalmente tutti gli strati sociali. In Toscana sono 53mila le famiglie povere e 119mila le persone che versano in difficili condizioni economiche.

Nel Chianti, dove la rete di solidarietà è una vocazione innata e una sfida collettiva, la sinergia attivata dai Comuni, dalle associazioni, dalle parrocchie, dai cittadini, erige una barriera nell’arido terreno di una povertà che non è solo economica, ma assume importanti contorni sociali, spirituali, intellettuali e culturali. “Una realtà solida che nel sociale si mobilita e produce esiti importanti - dicono i sindaci Giacomo Trentanovi, Paolo Sottani, David Baroncelli e Massimiliano Pescini – perché portata avanti quotidianamente da migliaia di volontari che interpretano questa attività come una vera e propria missione. La comunità del Chianti percepisce la necessità di rispondere ai bisogni degli altri in un territorio in cui la povertà sta gradualmente prendendo campo. Le fasce più colpite sono le famiglie italiane e straniere con minori, gli anziani, le coppie divorziate, uomini e donne di mezza età in cassa integrazione o disoccupati e anche per i giovani, a fronte di un futuro precario e instabile, non si delinea uno scenario incoraggiante. Il nostro obiettivo è rafforzare e mantenere la rete sociale, lavorare sulla tenuta della comunità e garantire stili di vita virtuosi ed elevati livelli di qualità della vita. Il lavoro, l’ambiente, le relazioni sociali, la formazione, le risposte sanitarie e la crescita culturale sono elementi essenziali atti a contrastare e ridurre le azioni e gli effetti della povertà, legati strettamente al tema del lavoro, causa di isolamento, emarginazione, paura e insicurezza”.

Sono questi alcuni dei temi emersi dall’incontro sulle nuove povertà che, nell’ambito della Giornata mondiale dei poveri istituita da Papa Francesco in programma domani, si è tenuto nella sala consiliare di Barberino Val d’Elsa, il primo dei tre incontri sulle politiche sociali che l’Unione comunale ha messo in campo per affrontare temi complessi, offrire occasioni di confronto e riflessione sulla povertà, sulla disabilità e il dopo di noi e il mondo della terza età. “Sono punti di partenza - hanno aggiunto i sindaci - per la costruzione di politiche sociali territoriali di area”. Al centro dell’evento, oltre agli interventi dei sindaci e delle assessore alle Politiche sociali Elisabetta Masti, Cristina Faini, Giulia Casamonti, il focus illustrato ed esposto dalla dottoressa Caterina Tocchini dell’Osservatorio sociale della Regione Toscana che ha affrontato vari temi tra cui il Sia (Sostegno all’Inclusione sociale) e il nuovo Rei (Reddito per l’inclusione) in partenza il primo dicembre. All’incontro erano presenti Don Soave e Don Flavio, parroci di Barberino e Greve, le organizzazioni sindacali Laura Scalia per Cgil e Giovanni Ronchi per Cisl, Adelmo Franceschini per Spi Tavarnelle e Barberino, Maria Graia Viganò per Fnp Chianti e Maria Pia Leoncini per Fnp Territoriale, la parrocchia di Mercatale, la Misericordia di Tavarnelle e Barberino, il Csc di Cerbaia, il Giardino Sottovico, la Coop di Tavarnelle, la Caritas di Greve e del Centro di Sant’Andrea in Percussina, Libera.

Fonte: Ufficio Stampa ASSOCIATO DEL CHIANTI FIORENTINO

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