Gli Omini al Teatro Bolognini con lo spettacolo sulla Porrettana

Il Piccolo Teatro Mauro Bolognini di Pistoia torna ad ospitare Gli Omini dal 21 al 23 novembre (ore 21) con Ci scusiamo per il disagio, prima tappa del Progetto T dedicato alla Ferrovia Porrettana e prodotto dall'Associazione Teatrale Pistoiese.

Lo spettacolo debuttò con grande successo di pubblico e critica nel luglio 2015 (Premio “Rete Critica 2015” per Gli Omini) nel particolare allestimento all'interno dell'area Rotabili Storici di Pistoia: un luogo carico di memoria, un angolo protetto, e non per tutti conosciuto, della città che fu aperto al pubblico, grazie alla collaborazione con Fondazione FS Italiane, trasformandosi così in una emozionante scenografia tra locomotive d'epoca e binari morti.

Ci scusiamo per il disagio, scritto e interpretato da Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Luca Zacchini e Giulia Zacchini (luci di Emiliano Pona), è stato ospite in seguito di importanti Festival e teatri italiani e viene ora riproposto a Pistoia nella versione 'da palcoscenico', nell'anno di Pistoia Capitale Italiana della Cultura, a conclusione del Progetto T.

Partito dalla Stazione di Pistoia, il Progetto T è salito in Treno e, in questi tre anni, ha offerto ascolto, raccolto immagini, confessioni, volti e racconti, restituendo spettacoli, attraverso indagini e interviste territoriali alla ricerca di storie e personaggi, secondo la modalità di lavoro sul campo, quasi 'etnografica', che caratterizza da sempre la creatività de Gli Omini e documentata nei video sul Progetto T, realizzati da John Snellinberg Film.

La stazione di una periferia non è solo un luogo di passaggio. Non è un momento di transito, non è solo un non luogo. La stazione di una città piccola ha una sua identità, i suoi abitanti, le sue voci, le sue regole. Gli Omini sono stati, infatti, per un mese alla Stazione di Pistoia nell'aprile 2015 – grazie alla collaborazione con Centostazioni (Gruppo FS Italiane) – sui binari, nel bar a consumazione obbligatoria ogni due passaggi, verso i bagni, sulle panchine. Hanno capito le regole e le hanno viste infrangere. Hanno incontrato la gente. Alcuni pendolari, molti ex carcerati, altrettanti in libertà vigilata, piccioni, studenti confusi, marchettari, gente che si sposta in treno perché non ha più la macchina, coppie di ogni tipo, amore in ogni forma, piccioni, tossici, barboni suonatori di mandolino, donne che alla stazione leggono e poi parlano come un libro stampato, piccioni... Gente che si nasconde, gente da guardare con la coda dell'occhio. Gente che guarda i treni passare e che deve stare lontano dalla linea gialla.

Fonte: Ufficio Stampa

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