Missione istituzionale in Brasile, il Comune e il Meyer dalla parte dei bambini più fragili

Meningite
L'ospedale Meyer di Firenze

L'adozione a distanza da parte della giunta di due bambini, una femminuccia e un maschietto, tramite il progetto Agata Smeralda, e un'ipotesi di percorso comune tra il Meyer, tramite la sua Fondazione, e l'ospedale Irmã Dulce per il sostegno ai piccoli cittadini delle favelas, un simbolo delle grandi disuguaglianze tutt'ora esistenti nel mondo: così il Comune di Firenze e la Fondazione Meyer celebrano, durante la loro missione a Salvador Bahia, la Giornata mondiale dei diritti del fanciullo. Era il 20 novembre 1989 quando le Nazioni Unite hanno ratificato la Convenzione sui diritti del fanciullo.

“Per sostanziare questa giornata non solo con il ritualismo della ricorrenza, pur sempre importante, Firenze intende esprimere il suo impegno e sostegno più concreto nella difesa dei diritti dei piccoli cittadini ovunque essi vivano”, hanno detto il sindaco Nardella e il presidente della Fondazione Gianpaolo Donzelli.

Grande e calorosa accoglienza per il sindaco della Città metropolitana e di Firenze Dario Nardella, dell'assessore al Welfare Sara Funaro e del presidente della Fondazione Meyer Donzelli, che questa mattina hanno fatto visita all’asilo Beija Flor e al Centro social Don Lucas gestiti da Agata Smeralda, la onlus nata a Firenze nel 1996 per iniziativa del prof. Mauro Barsi e del cardinale Lucas Moreira Neves con l’obiettivo di tutelare la vita e la dignità dei bambini in qualunque parte del mondo ce ne sia bisogno.

All'asilo la delegazione fiorentina é stata accolta da padre Marco e dai tanti bambini che frequentano quotidianamente il Centro, che si sono esibiti in balli, compresa la salsa, e in uno spettacolo di circo che i piccoli realizzano nell'ambito del progetto Beija Flor.
“Il legame che unisce Firenze e Salvador Bahia è antico e profondo e ha alla base progetti veri di solidarietà umana che hanno al centro il bambino - hanno affermato il sindaco Nardella e l’assessore Funaro -. Vogliamo ringraziare a nome della città di Firenze tutti coloro che lavorano qui, perché questa loro passione e dedizione sono la linfa, la speranza e l’energia che fa crescere il progetto Beija Flor”. “Mi auguro che tutti questi bambini, che voi prendete per mano da piccoli - ha detto il sindaco rivolgendosi agli operatori e ai volontari dell'asilo - possano trovare la loro strada insieme”. “Uno degli obiettivi della nostra missione è rinsaldare come città il legame di Firenze con Salvador Bahia - ha concluso il sindaco - e far crescere il rapporto con voi”.

Molti gli appuntamenti della giornata a Salvador Bahia: oltre ad Agata Smeralda c'è stata la visita all'ospedale benefico Irmã Dulce, che ha 102 posti letto per i bambini e collabora con Agata Smeralda. L'ospedale svolge un ruolo molto importante per la cura dei bambini disabili e il sostegno alle loro famiglie e all'anno hanno 4 milioni di visite e 16mila internati.

“L'ospedale Meyer, con la sua Fondazione – ha detto Donzelli - continua la lunga storia di impegno assistenziale, scientifico e sociale per i minori con il progetto Bambini nel mondo. Lo fa in qualunque luogo essi si trovino perché i bambini chiedono una risposta al più grande dei loro diritti: la salute. Solo partendo dal bambino e dagli adolescenti reali, sofferenti, emarginati, violati, si possono trovare delle risposte a realtà drammatiche, ma sempre così prepotentemente presenti nella vita dell'umanità”.
L'ospedale Irmã Dulce é stato fondato dalla suora cattolica brasiliana Irmã Dulce. Per il suo lavoro tra i poveri a Salvador Bahia è stato avviato nel 2000 il processo di canonizzazione: nel 2011 è stata beatificata da Benedetto XVI. La delegazione fiorentina è stata accolta da Maria Rita Pontes, soprintendente dell’ospedale e nipote della fondatrice.

Oggi in Brasile si celebra la giornata della 'Coscienza negra', particolarmente sentita a Salvador Bahia. “In questa miscela speciale di storia, umanità, valori il Comune e la Fondazione Meyer vivono il privilegio e la responsabilità di portare il nome di Firenze nel mondo”, hanno dichiarato il sindaco Nardella e il presidente della Fondazione Meyer Donzelli.

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