Arrestato per spaccio migrante di Don Biancalani, il sacerdote: "L'ho preso a pedate nel c..o, ma non è uno spacciatore"

Don Massimo Biancalani (foto gonews.it)

Un migrante di origine nigeriana appartenente alla comunità di Don Biancalani è stato arrestato qualche giorno fa per spaccio in un giardino pubblico. Sulla vicenda è intervenuto proprio il sacerdote durante la trasmissione 'La Zanzara' su Radio24.

"Calma, calma. Erano due bustine non so di quanti grammi, credo per un uso personale. La questura pensa invece allo spaccio. Tante volte i ragazzi per guadagnarsi la canna magari vendono qualcosa. Non voglio con questo giustificarlo, l'ho preso a pedate nel culo. Ma non l'hanno trovato con dieci chili di marijuana. Il ragazzo piange, poverino, ha avuto un decreto di espulsione dalla provincia. Quindi lui è costretto nelle prossime ore ad andarsene. Mi sembra una cosa un po' ipocrita sinceramente. Se mi va a Prato questo ragazzo e sta alla stazione, cosa cambia, che politica è? Perlomeno in parrocchia lo seguo io. Lui è qui da un anno e mezzo, finora ha fatto tutto bene. A un certo punto ha deciso, sbagliando, di intraprendere questa scorciatoia, ma la tossicodipendenza non si risolve con la Polizia".

Don Biancalani racconta anche la sua storia: "È un richiedente asilo arrivato col barcone. E' in attesa dell'asilo politico, che otterrà quasi certamente perché viene da una zona della Nigeria, il Biafra, che è anche una zona poverissima, e sono perseguitati perché sono di maggioranza cattolica. Lui è arrivato in Italia con i barconi, come doveva fare secondo voi? Doveva arrivare in aereo? Volete dire che è arrivato illegalmente in Italia? Ma questi come fanno ad entrare? Secondo me quando arrivano sui barconi dovremmo alzare le bandiere e salutarli, dir loro benvenuti, perché avremo bisogno di loro. Noi abbiamo bisogno ogni anno di 100-120 mila persone perché siamo in decrescita. Chi lavorerà nelle fabbriche, chi lavorerà qui nei campi a Pistoia a levar le piante d'inverno sotto la pioggia?".

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