Studio per un finale, la nuova produzione della compagnia Metropopolare, il collettivo di artisti che da quasi dieci anni opera all'interno della Casa Circondariale La Dogaia di Prato, debutterà a Prato il 22 novembre.
Lo spettacolo sarà presentato in anteprima a Roma, nell'ambito della IV Rassegna Nazionale di Teatro Carcere Destini Incrociati.
Lo spettacolo andrà in scena al Teatro Magnolfi, mercoledì 22 novembre alle ore 21.
Il lavoro è frutto di un lungo confronto all'interno della compagnia sui temi della prigionia e della caduta. Attorno a queste parole chiave si è concentrato il lavoro di ricerca teatrale del collettivo, con particolare attenzione ad alcuni autori del Novecento legati alla corrente definita dagli storici Teatro dell’Assurdo: Eugène Ionesco, Samuel Beckett, il primo Harold Pinter.
Il risultato di questo lavoro, scaturito dall’incontro delle biografie degli interpreti con le tematiche affrontate nei testi dell’autore irlandese, è una tragica riflessione sull’uomo e sulla morte.
«L’anno prossimo faremo i nostri 10 anni di lavoro dentro il carcere maschile di Prato – dice Livia Gionfrida, fondatrice e direttrice artistica della compagnia -. Potrebbe essere considerato un traguardo, viste le infinite e paradossali difficoltà che abbiamo affrontato in questi lunghi e produttivi anni. Avevamo bisogno di uno spettacolo che parlasse una lingua radicale, asciutta, chiara per tutti. Un testo che sapesse raccontare il concetto di limite fisico e mentale, imposto o scelto, non ha importanza. Molti testi del Teatro dell'Assurdo parlano di barriere fisiche e psicologiche».
Lo spettacolo verrà presentato in anteprima al Teatro Palladium di Roma venerdì 17 novembre nell'ambito del festival Destini Incrociati, un'iniziativa fortemente voluta dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e organizzata dal Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere.
Fonte: Ufficio Stampa
<< Indietro