Quello che le donne (non) dicono: oltre 350 montelupine hanno partecipato al percorso

Un mondo in bilico fra tradizione e apertura. Una realtà in cui i vecchi cliché si incrociano con una nuova organizzazione della vita. In cui le donne si dichiarano aperte, ma si attaccano (forse inconsapevolmente) agli stereotipi più classici. Un contesto generale in cui la sensazione di smarrimento è molto forte. Una città – Montelupo – percepita come accogliente (dal 66,4%), tranquilla (64%), ma anche profondamente provinciale (28,8%).

Quelli riepilogati sopra sono solamente alcuni aspetti di un complesso quadro che emerge dalla ricerca sociale promossa dal comune di Montelupo Fiorentino e dall’associazione Auser  e realizzata da PoieinLab, società che collabora con l’Universtità di Firenze.

Il progetto è stato lanciato lo scorso 8 marzo in occasione della festa della donna e si conclude il 24 novembre, per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne (25 novembre).

Nel mezzo quasi 7 mesi di lavoro in cui sono state utilizzate diverse modalità per raccogliere le informazioni.
1.    Interviste quantitative sul campo tramite questionari somministrati alle cittadine di Montelupo. Sono state realizzate fra giugno e settembre, hanno risposto circa 300 donne
2.    Interviste video in profondità, effettuate dalle ricercatrici sociali e volte ad approfondire alcune tematiche
3.    FOCUS GROUP su temi specifici.
Al questionario hanno risposto circa 300 donne,  in 24 hanno preso parte alle inteviste video qualitative e circa in 35 sono state disponibili per i Focus Group.

L’obiettivo iniziale della ricerca era quello di indagare bisogni, valori e aspettative delle cittadine di Montelupo al fine di attuare un’adeguata programmazione degli interventi e delle attività.

Ne è scaturito un quadro variegato e interessante su valori, bisogni, aspettative delle donne di Montelupo Fiorentino.

in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, venerdì 24 novembre,  a partire dalle ore 18.00 presso il MMAB (piazza Vittorio Veneto 11) si terrà un evento di presentazione dei risultati con la proiezione del documentario.

Il programma prevede
Ore 18.00 saluti
Ore 18.50 – sintetica presentazione dei risultati
Ore 19.00 – proiezione del docufilm “Quello che le donne non dicono”
Ore 20.00 – apericena
Il commento dell’assessore alle pari opportunità, Marinella Chiti
«Il lavoro che presenteremo il prossimo 24 novembre è il risultato di un percorso intenso e impegnativo, in cui molte delle nostre cittadine si sono messe in gioco,  dando la loro disponibilità per rispondere a un questionario, partecipare a riunioni o realizzare delle vere e proprie video interviste.
Un patrimonio di cui fare tesoro per il futuro.  Le indicazioni che ci arrivano offrono diversi spunti di riflessione sia per le scelte pratiche da attuare nei prossimi anni, ma anche per un’idea di città che possiamo sviluppare, in termini di reti di relazioni, servizi e iniziative. Per me è particolarmente significativo presentare la ricerca alla vigilia della Giornata contro la violenza sulle donne: un ente pubblico può tentare di intervenire su questo fenomeno solamente investendo sulla società, sui servizi, sulle opportunità».

Alcune indicazioni emerse dalla ricerca
•    Quale è il grado di soddisfazione rispetto alla città?
Gli elementi maggiormente apprezzati sono legati ai servizi per i ragazzi e a quelli scolastici, mentre gli emerge una lieve insoddisfazione in merito alla sviluppo economico e anche all’offerta culturale.
•    Montelupo è una città a misura di donna?
Circa la metà delle intervistate (50,4%) afferma che Montelupo non può essere - o può essere considerata solo in parte una città a misura di donna. Fra le principali motivazioni troviamo la carenza di servizi per le lavoratrici e i tempi della città poco adeguati alle donne che lavorano. Pesano su questa percezione anche aspetti più immateriali, quali ad esempio le “dicerie”.
Spostandosi dall’analisi degli elementi materiali a quelli valoriali ed emotivi emerge che il senso di solitudine è uno dei tratti più ricorrenti e che esso è prevalentemente collegato alla mancanza di fiducia negli altri (24,4%) e alla carenza di ascolto (26,9%).
Se poi andiamo a vedere quali sono i valori più importanti appare chiara la preponderanza della dimensione privata su quella sociale: famiglia, amicizia e poi lavoro sono in generale i punti di riferimento per le intervistate.

I risultati dell’indagine possono essere consultati sul sito internet del comune.

Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio Stampa

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