Violenza su studentesse americane, oggi l'interrogatorio alle ragazze in 'modalità protetta'

Le due studentesse americane che denunciarono di aver subito violenza sessuale da due carabinieri sono tornate a Firenze per l'incidente probatorio. Ad interrogarle il gip Mario Profeta nell'aula bunker: le studentesse sono state ascoltate in modalità protetta con l'ausilio di un interprete in una stanza separata dove non ci sono altre persone, mentre pm, difensori e i due carabinieri indagati (presenti nella struttura) potranno assistere all'interrogatorio tramite sistema audio video.

Gli avvocati non possono intervenire mentre il giudice rivolge domande alle due ragazze americane, tuttavia possono proporre allo stesso gip proprie domande. Sembra che uno dei difensori dei militari abbia appunto consegnato circa 250 domande da porre alle ragazze. Starà però al giudice, di sua iniziativa, decidere quali domande porre.

L'incidente probatorio, iniziato verso le ore 10, si è protratto fino a tarda serata con una sola breve pausa per pranzo. Probabilmente prolungare il lavoro del giudice l'esigenza di tradurre in inglese l'intero interrogatorio.

Da quanto si apprende la testimonianza della prima studentessa è durata ben 7 ore, terminando intorno alle 18. Poi ha abbandonato l'aula da un'uscita secondaria con i familiari per recarsi a Roma da dove rientrerà negli USA.Il gip Profeta ha iniziato ad ascoltare anche l'altra ragazza.

 

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