Glifosato, "segnale inquietante dall'Europa" secondo la lista unica a sinistra

Il voto con il quale gli stati membri hanno concesso una proroga all'uso del Glifosato per i prossimi cinque anni, oltre a rappresentare la negazione totale del principio di precauzione su cui sono nate le politiche di tutela ambientale e della salute dell’Unione Europea, è uno schiaffo alla raccolta di 1.300.000 firme presentate in sede europea dalla coalizione Stop Glifosate ed un arretramento significativo della posizione espressa dai governi italiano e francese che avevano previsto una proroga al 2020 ai fini dell'esaurimento delle scorte.

Gli studi autorevoli che ne hanno dimostrato la nocività (ad oggi infatti lo Iarc, agenzia dell’Organizzazione mondiale della sanità e massima autorità globale in campo oncologico, ha accertato che il glifosato è cancerogeno per gli animali ed è un potenziale cancerogeno per gli esseri umani) non sono bastati a porre un argine agli interessi delle lobby del settore; che incassano il riposizionamento tedesco, dettato dall'acquisizione della Monsanto da parte della Bayer e dalle difficoltà a costruire una maggioranza con i Verdi.

Purtroppo si tratta di uno dei contaminanti più usati in agricoltura (e in ambito extra agricolo), con presenze inquietanti nei corsi d'acqua e nella filiera alimentare, sul quale si è registrata una attenzione ed una sensibilità particolari, con mobilitazioni che hanno conseguito degli interventi legislativi in materia. Difatti la Regione Toscana con la Legge 36/99 (poi ribadita e resa più stringente con la delibera 821 del 04/08/2015) regola l'uso di glifosate in ambito extra agricolo con un regime di autorizzazioni e prescrizione da parte della ASL competente. Non solo, ma a seguito di un ordine del giorno presentato dal gruppo Si Toscana a Sinistra ( e votato all'unanimità) si impegna la Giunta regionale a rimuovere il glifosato da tutti i disciplinari di produzione e ad escludere immediatamente dai premi del Programma di Sviluppo Rurale le aziende che ne facciano uso. Tuttavia entrambi i lodevoli provvedimenti registrano una scarsa efficacia: il primo per la negligenza nell'esercitare il compito di controllo del territorio da parte delle amministrazione locali, tramite polizia locale e Guardie Ambientali Volontarie (al netto delle carenze organiche dei primi); il secondo poiché siamo nella perenne attesa dei decreti attuativi dell'assessorato competente, che dovrebbero definire le modalità ed i criteri di verifica e penalizzazione. Dobbiamo inoltre registrare come, a seguito delle mozioni presentate in vari consigli comunali dell'Empolese-Valdelsa, stimolate dall'iniziativa dell'Associazione per il Bio Distretto del Montalbano, si sia avviato un dibattito istituzionale che ha segnato dei punti di pregio, fino alla Ordinanza del Comune di Carmignano che ne vieta l'utilizzo sul proprio territorio.

Un passaggio politico importante sul tema ambientale: che ci vedrà impegnati a far valere il principio di precauzione nella legislazione nazionale (obiettivo enunciato anche nell'ordine del giorno del Consiglio Regionale Toscano) teso ad arginare il fenomeno sui nostri suoli e nelle nostre acque; mentre a livello  locale vigileremo sull'operato delle amministrazioni, affinché adempiano ai loro compiti con coerenza rispetto agli atti deliberati, a tutela della salute dei loro cittadini.

Lista Unica 'per Una Nuova Proposta'

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