Ospedale di Ponte a Niccheri, Sarti e Fattori (Sì): "Chiusura punto prelievi ulteriore passo per lo smantellamento"

L'ospedale di Ponte a Niccheri

“Dal 15 dicembre chiude di fatto il punto prelievi dell’ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri, una decisione che poteva essere evitata con una programmazione diversa della cantierizzazione dell’ospedale e che purtroppo è in linea con tutte le decisioni prese dalla Regione dal 2014 a oggi. Ancora una volta si vuole favorire il privato, obbligando i cittadini a rivolgersi alle prestazioni in convenzione”. Lo affermano Paolo Sarti e Tommaso Fattori, consiglieri regionali di Sì-Toscana a Sinistra.

“Dal 15 dicembre chiude quasi interamente il punto prelievi dell’ospedale di Ponte a Niccheri, che sarà garantito solo a donne in gravidanza, pazienti oncologici, bambini e urgenze e solo su prenotazione. L’alibi trovato dalla Regione, questa volta, è la cantierizzazione di parte dell’ospedale che, non casualmente va a colpire un servizio fondamentale per la popolazione. Ricordiamo -continuano Sarti e Fattori- che dal 2014 la Regione ha cercato prima di sopprimere il punto prelievi e, vista la ferma opposizione di cittadini e associazioni, non ha fatto nulla per evitare che il servizio zoppicasse, soprattutto d’estate. Vorremmo innanzi tutto sapere se e quando il centro prelievi riprenderà a funzionare a regime, perché non ci sono garanzie né sui tempi né addirittura sul futuro complessivo della struttura. Nel frattempo, la Regione continua a sborsare soldi per il privato in convenzione: Croce Rossa, Fratellanza Militare, Misericordia e ora il nuovo centro Cmt, inaugurato a maggio. Quelle risorse andrebbero invece destinate a potenziare il servizio pubblico. Di fatto c’è un depotenziamento del servizio pubblico a favore del privato e soprattutto di un certo tipo di privato. Apparentemente sembra non cambiare molto per la popolazione, ma non è così, e non ci riferiamo solo al problema dei trasporti e dei parcheggi. Col privato in convenzione, i cittadini si ritrovano a pagare lo stesso servizio due volte: con la tariffa della singola prestazione e con la fiscalità generale. Dobbiamo anche sottolineare che il punto prelievi è il punto di raccordo del servizio sanitario e non può prescindere da un collegamento diretto e efficiente con il resto della rete. Che garanzie dà in questo senso il privato, sia pur in convenzione? E poi siamo molto preoccupati per il futuro dei lavoratori, che assistono allo smantellamento degli ospedali pubblici e -concludono i Sarti e Fattori- vedono sempre di più il loro futuro in balia degli appalti, dei subappalti e delle cooperative”.

Fonte: Ufficio Stampa

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