La Lega di Siena sul processo ai Contradaioli indagati: "Piena solidarietà e appoggio totale ai nostri ragazzi"


“Nella città dove scandali epocali non trovano soluzione, dove il disordine e l’insicurezza regnano sovrani e in cui viene tolta una casa a una donna malata terminale, troviamo processati ragazzi delle Contrade che hanno l’unica colpa di credere ancora nella propria identità, di amare il proprio territorio e di ricordarsi che esistono confini – quelli del Bando di Violante – che ci dividono ma che al tempo stesso ci uniscono tutti tra le stesse Mura.

Invitiamo la Magistratura e le altre istituzioni cittadine e nazionali a occuparsi della delinquenza, del terrorismo, dei traffici illeciti che attraversano la nostra terra e la nostra città in lungo e in largo, ma soprattutto a spendere le proprie energie nel cercare le responsabilità di chi a Siena ha distrutto tutto. Anche se – è chiaro – per fare questo bisogna saperlo e volerlo fare; certo, prendersela piuttosto con i Contradaioli che - secondo anche l’invito di San Bernardino da Siena, citato durante l’omelia della Santa Messa di Sant’Ansano in Cattedrale - non trovando punti di incontro diplomatici decidono di “fare alle pugna”, è sicuramente molto più facile e comodo.”

Fonte: Lega Siena Città

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