Santo Spirito illuminata dai disegni dei fiorentini e da Simone Massoni

 L’iconica facciata della Basilica di Santo Spirito “dipinta” live da Simone Massoni, visual designer fiorentino e illustratore del New Yorker: succede mercoledì 13 dicembre alle ore 19, nell’ambito di Dimora Luminosa, progetto di illuminazione creativa sviluppato da IED – Istituto Europeo di Design, nell’ambito di F-Light, il festival delle luci che coinvolge gli edifici storici di Firenze fino al 7 gennaio 2018. Colonna sonora della serata di domani sera la selezione musicale di dj Tomo, con l’Associazione Culturale Lungarno.

Per tutte le festività natalizie la Basilica di Santo Spirito sarà colorata dai disegni dei fiorentini, che saranno proiettati sulla facciata tutte le sere dalle 19 alle 24. Oltre 200 gli elaborati raccolti da IED Firenze tramite una open call, una quindicina le realtà cittadine coinvolte (RSA Il Giglio, Cooperativa sociale Di Vittorio e S.D.S., Centro Socializzazione Mosaico, Centro Socializzazione il Gabbiano, Comunità Alloggio Protetta Via Piave, Associazione La Fonte, Asilo Nido Zenzero, Asilo Nido Isola che (non) c'è, Ludoteca Nidiacei, Ludoteca La Mondolfiera, Ludoteca L' albero di Alice, Studenti IED, Progetto Villa Lorenzi Onlus, Istituto Guicciardini - Scuola dell'infanzia Don Minzoni, Classe I C Scuola Montagnola), dagli asili nido ai centri anziani: il più giovane tra gli autori degli elaborati ha 8 mesi, il più anziano 100 anni.

“La facciata della Basilica di Santo Spirito sta diventando, dopo sei anni di Dimora Luminosa, uno spazio per liberare la creatività di centinaia di persone. Un gesto che si tramuta in opera d'arte effimera che spero lascerà un segno indelebile in tutte le persone che hanno accolto il nostro invito a dipingere, a modo loro, la facciata”, ha dichiarato Alessandro Colombo, Direttore IED Firenze.

“Nei lavori dei nostri bambini non esistono linee di demarcazione né confini - ha dichiarato in proposito Pamela Giglioli (Cooperativa Sociale Gialla), coordinatrice pedagogica asilo nido Zenzero, richiamando il filo conduttore di F-Light di quest’anno, ovvero i confini - qualsiasi frontiera tra il vicino e il lontano, tra il dipinto e lo stilizzato viene abbattuta. Il risultato è un universo che si specchia, come se i diversi materiali usati fossero di una stessa sostanza, capace di contenere un’anima in grado di generare forme elementari e al contempo essenziali”.

Fonte: Ufficio stampa

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