Sciopero medici, commissione regionale ha incontrato rappresentanze sindacali

Stefano Scaramelli

La commissione regionale Sanità “è vicina alle istanze dei medici e in piena sintonia con le loro aspettative”, si rende disponibile a presentare nel Consiglio regionale in programma la prossima settimana “un atto di indirizzo preparato con il contributo di tutte le forze rappresentate in commissione, che si faccia carico delle richieste, tenga alta la pressione e contribuisca a riaprire la partita con il Governo nazionale”. È l’impegno preso dal presidente della terza commissione consiliare Stefano Scaramelli (Pd) e dal vicepresidente Stefano Mugnai (Forza Italia) a conclusione dell’incontro di questa mattina, martedì 12 dicembre, al palazzo del Pegaso con le rappresentanze sindacali di medici e veterinari, nel giorno dello sciopero nazionale della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria. I consiglieri della terza commissione – hanno partecipato all’incontro anche Nicola Ciolini e Ilaria Giovannetti (Pd), Andrea Quartini (M5s), Serena Spinelli (Art.1-Mdp), Paolo Sarti (Sì-Toscana a sinistra), Monica Pecori (Gruppo misto-Tpt) – hanno risposto positivamente alla proposta del presidente Scaramelli di accogliere in Consiglio le segreterie toscane delle organizzazioni di categoria, che avevano sollecitato l’incontro per rappresentare “le situazioni di grave criticità che interessano il sistema sanitario nazionale e quello regionale”. Dieci le organizzazioni presenti – Anaao Assomed; Cimo; Aaroi-Emac; Fp Cgil medici e dirigenti Ssn; Fnm federazione veterinari e medici; Fassid (farmacisti, psicologi, medici sul territorio); Cisl medici; Fesmed; Anpo-Ascoti-Fials medici; Uil Fpl – che hanno portato davanti all’istituzione regionale le ragioni dello sciopero. Uno sciopero “che non ha niente di corporativo”, che vede nella “difesa del contratto dei medici, la difesa del sistema sanitario pubblico”. L’alto livello di adesione del personale “testimonia lo stato di sofferenza della categoria”. Condizioni di lavoro sempre più difficili, contratto fermo da otto anni, “imbuto formativo” che blocca l’accesso dei giovani laureati e impedisce il ricambio generazionale necessario, “per fare in modo che il servizio sanitario pubblico rimanga tale”. Medici e veterinari chiedono “ascolto e programmazione sui temi sanitari, per non disperdere un bene prezioso”, un sistema sanitario “che vogliamo accessibile, pubblico e universale”. Apprezzata “la volontà di confronto” della commissione: “In Toscana, questa volontà prevale e resiste”, affermano i medici.

“Quando c’è un movimento così unitario che si mobilita è doveroso ascoltarlo – ha commentato Scaramelli –. Il sistema sanitario toscano funziona perché c’è qualità negli ospedali, i medici sono la spina dorsale del sistema. Dobbiamo rispettare e farci carico delle loro ansie e delle loro aspettative, anche per dare risposte importanti ai cittadini. C’è un problema forte sugli organici, su questo bisogna intervenire e continuerà l’impegno di questa commissione”.

Sciopero dei medici, il presidente Scaramelli (Pd): “Ci faremo carico delle loro istanza. Subito al lavoro per un documento di indirizzo”

 “Un incontro doveroso e partecipato dove le rappresentanze sindacali sono venute in maniera compatta e unita a presentarci le loro istanze. E noi ce ne faremo carico cominciando subito col predisporre un documento che già dalla prossima commissione potrà essere approvato da tutte le forze politiche, per poi vedere se dalla Toscana possa partire, così come già successo altre volte, una pressione sul governo nazionale”.Così il presidente della commissione Sanità in consiglio regionale Stefano Scaramelli che stamani insieme agli altri colleghi della commissione ha incontrato le rappresentanze delle segreterie regionali dell’intersindacale medica della dirigenza sanitaria  e veterinaria della Toscana  che oggi hanno proclamato uno sciopero nazionale di 24 ore. Le rappresentanze sindacali intervenute all’incontro hanno portato all’attenzione della commissione alcuni punti per loro cruciali: le condizioni di lavoro sempre più difficili, un contratto fermo da 8 anni che nel frattempo ha visto le regioni, compresa la Toscana, incamerare buona parte dei nostri fondi salariali con una riduzione netta della massa degli stipendi e l’ “imbuto formativo” che blocca il ricambio generazionale

“E’ doveroso – ha proseguito Scaramelli- che la commissione Sanità  si faccio carico delle loro aspettative. Da parte mia  c’è la piena disponibilità a portare sul tavolo conferenza stato regioni a livello nazionale le aspettative dei medici. Spesso ci vantiamo della sanità toscana, ma se abbiamo l’eccellenza da tutti riconosciuta lo dobbiamo ai medici toscani  e al loro straordinario lavoro. Quindi se ci chiedono un impegno, la politica deve saper ascoltare e agire . Quando c’è un movimento così unitario che si mobilita è giusto ascoltarlo. Il sistema sanitario toscano funziona perché c’è qualità negli ospedali, i medici sono la spina dorsale del sistema. Dobbiamo rispettare e farci carico delle loro ansie e delle loro aspettative, anche per dare risposte importanti ai cittadini. C’è un problema forte sugli organici, su questo bisogna intervenire e continuerà l’impegno di questa commissione”, Scaramelli ha ribadito la piena disponibilità a lavorare ad un atto di indirizzo da condividere con tutta la commissione per vedere se la Toscana possa fare pressione a livello nazionale. “Basta pensare che quando abbiamo fatto delle battaglie partite dalla commissione – ha concluso Scaramelli-  per esempio sulla stabilizzazione dei precari, abbiamo raggiunto ottimi risultati sia a livello regionale che nazionale, pensiamo anche ai contratti specifici sulla stabilizzazione del 118 e agli investimenti sulle scuole di specializzazione. Abbiamo dimostrato e continueremo a dimostrare la nostra sensibilità su tutti questi temi”.

Fonte: Consiglio Regionale

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