Osservatorio gender, Pd Cascina: "Solo propaganda"

Il Comune di Cascina

L'appoggio dell'amministrazione alla costituzione dell'osservatorio per le politiche della famiglia e contro la propaganda gender è un fatto gravissimo.

Per l'ennesima volta la propaganda si sostituisce a logica, buon senso e capacità di governo, inseguendo la caccia al "diverso" e la contrapposizione tra cittadini. Non ci è chiaro (o forse drammaticamente fin troppo) quale sia il progetto di questa maggioranza per il futuro della nostra comunità: steccati, muri e liste di proscrizione ovunque. Peraltro ci sfugge quale sia il senso di un osservatorio, quando basterebbe avere amministratori presenti e capaci di costruire un dialogo con le famiglie e le istituzioni scolastiche.

Dialogo, ascolto, impegno per i cittadini. Evidentemente chiediamo troppo.

Ci chiediamo inoltre quali competenze abbiano i membri dell'associazione e con quale mandato svolgeranno la loro opera di controllo sulle attività scolastiche, già frutto della condivisione tra famiglia e istituti scolastici, attraverso gli strumenti di autogoverno della scuola e di cui le famiglie sono parte integrante.

Ci chiediamo con quale autorità (e con quale autorevolezza) i membri dell'Osservatorio ritengano di poter interagire con le istituzioni scolastiche: l'amministrazione comunale non ha competenze sulla didattica, da decenni l'autonomia scolastica è un cardine dell'organizzazione dello Stato e le singole determinano la propria offerta didattica.

Risibile anche menzionare il voto (a maggioranza) del consiglio comunale per l'istituzione dell'osservatorio. Se ci fosse bisogno la maggioranza di questo consiglio comunale sarebbe anche in grado di votare per dire che Ruby Rubacuori è la nipote di Mubarak.

Fonte: Pd Cascina

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