Il ministro Lotti solidale con l'Asp Montelupo e con la famiglia di Niccolò Ciatti

L'annuale cena degli auguri promossa dall'associazione ASP di Montelupo, tenutasi ieri sera, è diventata un momento di solidarietà e vicinanza con la famiglia di Niccolò Ciatti, barbaramente ucciso l'11 agosto in una discoteca a Lloret de Mar, in Spagna.

Una vicenda non chiara, in cui i responsabili non sono ancora stati puniti. Tutto dipenderà dal processo che si terrà in Spagna. La famiglia per sostenerlo ha necessità di importanti risorse economiche e per questa ragione ha creato una associazione che chiede "Giustizia per Niccolò". Ieri il padre del ragazzo era a Montelupo per ricevere la donazione dell'associazione ASP.

«Quest'anno con il ricavato della nostra cena sociale abbiamo deciso di sostenere la causa di "Giustizia per Niccolò". La vicenda riguarda un ragazzo come i tanti che frequentano la nostra associazione e ci è parso un segnale importante. Così come riflettere sui contorni di questa assurda vicenda», afferma il presidente dell'associazione, Elio Canzano.

L'associazione conta circa 1000 tesserati e ieri erano oltre 250 i presenti alla cena. Fra questi anche il Ministro dello Sport, Luca Lotti e il Sindaco Paolo Masetti.

Luca Lotti, tornato nella sua città di origine per l'occasione, ha espresso la vicinanza alla famiglia e ha condiviso gli intenti della onlus, per poi ringraziare l'ASP per la scelta fatta e anche per il costante lavoro a servizio della comunità di Montelupo.

Sulla stessa linea anche il primo cittadino che si è commosso nell'ascoltare le parole di Luigi Ciatti e da padre ha definito quanto accaduto "straziante e inimmaginabile".
Anche da lui sono arrivate parole di ringraziamento per l'associazione e per il ruolo di "collettore" sociale che ha per Montelupo. "Alla fine lo sport è una possibile risposta alla violenza, all'isolamento, all'indifferenza; abitua i ragazzi a relazionarsi, alle regole e al rispetto".

Il momento sicuramente più commovente è stato quando ha preso la parola Luigi Ciatti, per ringraziare e ripercorrere brevemente quanto accaduto e il momento in cui gli hanno comunicato che suo figlio non ce l'avrebbe fatta. Ciò che colpisce maggiormente in tutto ciò è l'assurdità di vedere morire un figlio senza motivo, in un luogo in cui i giovani dovrebbero divertirsi e stare bene.

Un ringraziamento da parte dell'ASP Montelupo a tutti i propri soci che hanno preso parte a questa iniziativa.

Fonte: Asp Montelupo

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