"In seguito alla richiesta avanzata di poter visionare le carte societarie relative alla situazione debitoria del Tuttocuoio 1957, teniamo a ringraziare la signora Paola Coia presidentessa della società e il suo collaboratore Tamberi per la disponibilità e la velocità, ricevendo una nostra delegazione e mettendoci di fatto a disposizione la visione di tutti i documenti richiesti.
Durante questo incontro sono emersi dati che contrastano fortemente con le dichiarazioni rilasciate nella conferenza di giugno dall'allora presidente Andrea Dolfi, conferenza tenutasi al campo sportivo Leporaia. In tale conferenza fu disegnata una società che non aveva nessuna pendenza di natura debitoria verso fornitori, dipendenti, erario o altro, o che almeno se ci fossero state pendenze di tale tipo sarebbero state ripianate prima della cessione della societa' stessa. Alla luce delle carte mostrateci queste affermazioni risultano non veritiere. È riconosciamo comunque che sono stati fatti vari versamenti, sempre dai vecchi soci, ma che hanno coperto l'importo del debito per la sua metà circa, non totalmente.
Detto questo chiediamo quindi di mantenere fede alle promesse fatte a giugno davanti ad un paese intero, al fine di scongiurare un possibile e probabile fallimento della squadra, che nessuna delle parti in causa (tifosi, presidente attuale, ex presidente, vecchi soci, vecchi giocatori, vecchi dirigenti, amanti della maglia neroverde) crediamo stia sperando possa accadere veramente. Sessanta anni di storia non possono finire cosi.
Inoltre, rendiamo merito alla signora Coia per il suo operato nell'allestimento della squadra, portando a vestire la maglia neroverde giocatori seri che onorano quella maglia sia negli allenamenti che durante la partita, di aver scelto un allenatore per la panchina neroverde veramente competente che merita il rispetto e il sostegno di tutti e per cercare lei stessa di far fronte ad una situazione non facile da gestire a livello economico.
Pero ci sentiamo pure di essere critici nei suoi confronti, in quanto il calcio moderno è basato sul Dio denaro, sul business, su presidenti che portano avanti società con le sole proprie risorse finanziarie. Questo calcio di oggi non ammette la leggerezza o errori di valutazione che la signora coia per sua stessa ammissione ha commesso in fase di acquisizione delle quote societarie del Tuttocuoio
Per questo siamo qui oggi a chiedere cosa ne sarà in un futuro prossimo del nostro amato Tuttocuoio nel caso non venisse sanata la situazione debitoria in corso.
E' chiaro che non è assolutamente accettabile l'ipotesi di un fallimento. Puo fallire la Ac, puo diventare Asd, Us, Uc, quello che volete ma deve rimanere la dicitura e la denominazione Tuttocuoio 1957.
60 anni di storia di una squadra di calcio, ma soprattutto di un paese e della gente di paese che ha voluto bene al Tuttocuoio 1957 non possono essere cancellati per un errore di valutazione, una leggerezza, una promessa non mantenuta o da debiti pregressi che, alla luce di quanto abbiamo potuto appurare, tutti erano pienamente al corrente che esistessero.
Quindi, chiediamo ancora una volta agli imprenditori pontaegolesi che hanno a cuore le sorti del Tuttocuoio di farsi avanti e aiutare la attuale società, sia per una collaborazione a livello societario, sia anche solo con un piccolo contributo economico per far si che il Tuttocuoio possa continuare a chiamarsi ancora cosi in futuro.
Alla attuale società chiediamo quindi di valutare la possibilità di ingresso di nuovi soci, o valutare anche eventuali offerte di cessione della società stessa a imprenditori pontaegolesi, qualora tali offerte dovessero arrivare.
E' stato chiesto a noi delle Bnv Orgoglio Pontaegolese di aiutare economicamente la attuale presidenza. Fidatevi che se nel nostro gruppo ci fossero stati individui economicamente forti, lo avremmo gia fatto. Di una cosa siamo sicuri: non manchera' mai il nostro sostegno alla maglia.
Uniti, fieri, mai domi: fino alla fine forza Tuttocuoio!"
Fonte: BNV Orgoglio Pontaegolese
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