Inchiesta sui rifiuti, i commenti. La Regione si costituirà parte civile

"La Regione si costituirà parte civile a difesa della comunità toscana per il gravissimo danno subito con la truffa aggravata legata al traffico illecito di rifiuti. Voglio complimentarmi con la Direzione distrettuale antimafia di Firenze e i carabinieri del Comando per la tutela forestale in servizio in Toscana e nella province di Chieti, Cuneo, Bologna e La Spezia per aver condotto con successo questa operazione dai risvolti sconcertanti".

Così il presidente della Toscana, Enrico Rossi, all'indomani dell'inchiesta che ha portato all'arresto di sei persone per traffico di rifiuti, associazione per delinquere e truffa aggravata ai danni della Regione Toscana e al sequestro di due aziende livornesi.

"La Toscana non è terra di mafia, ma le mafie ci sono – ha proseguito Rossi - E l'operazione che ha portato agli ultimi sei arresti è una nuova e chiara dimostrazione. Saremo al fianco della magistratura perché faccia in ogni modo chiarezza su una vicenda che fa suonare un netto campanello d'allarme. Non ci sono soltanto le mafie "silenti" - continua - che investono e fanno affari. Sono presenti anche forme più diffuse, invasive e forse anche più pericolose di associazioni criminali, quelle che sfruttano i più vulnerabili, o deturpano irrimediabilmente l'ambiente e la salute pubblica. Bisogna prenderne coscienza, stigmatizzarlo e combatterlo, ognuno con i mezzi che ha a disposizione. Perché, ce lo insegna la storia italiana, la corruzione e la criminalità ambientale hanno già mietuto tante, troppe vittime".

Si associa a Rossi l'assessore all'ambiente Federica Fratoni: "I nostri uffici sono a lavoro – ha detto Fratoni - per assumere tutte le iniziative conseguenti alle misure adottate dall'autorità giudiziaria, compreso il recupero dell'ecotassa che apprendiamo essere stato quantificato in oltre 4 milioni di euro. Saremo rigorosi e attenti nell'esaminare tutti gli aspetti, come fatto negli iter procedurali relativi agli impianti e a disposizione della magistratura con ogni modalità di collaborazione possibile".

Nogarin: "A Livorno nessuna emergenza"

"I contenuti di questa intercettazione lasciano semplicemente senza parole. E' incredibile che esistano persone che se ne fregano in questo modo della salute di decine di bambini, pur di massimizzare i propri profitti. Mi auguro che la magistratura faccia luce al più presto sull'intera vicenda, punendo duramente chi si fosse macchiato di reati gravissimi come quelli ipotizzati in questa indagine.

Da parte mia, in quanto responsabile della salute dei miei concittadini, posso dire che non c'è alcuna emergenza rifiuti per la città di Livorno, nonostante il sequestro degli stabilimenti di RaRi e Lonzi Metalli.

Aamps e l'ufficio ambiente hanno già individuato soluzioni alternative per tutte le tipologie di rifiuti normalmente trattati da queste due aziende. Carta e cartone verranno gestiti in un’altra piattaforma di Livorno, mentre gli ingombranti verranno conferiti in altre piattaforme dell’ato. E' stata trovata una soluzione alternativa per il trasporto delle scorie e delle ceneri leggere prodotte dall'impianto di incenerimento di Aamps, che fino ad oggi venivano stoccate da RaRi.

Non c'è dunque alcuna emergenza rifiuti per la nostra città. Ma noi continueremo a monitorare da vicino la situazione in sinergia con Aamps".

Parrini e Mazzeo (Pd): "Parole agghiaccianti, accertare responsabili presto"

Il segretario e vicesegretario Pd Toscana prendono posizione netta su quanto è venuto fuori ad ora sulle indagini

“Quanto sta emergendo dalle intercettazioni sul traffico di rifiuti è agghiacciante, disumano. La leggerezza con cui si parla di morte, per giunta di bambini, desta vergogna e ribrezzo. Attendiamo quindi che la magistratura accerti presto tutte le responsabilità e che punisca in maniera esemplare chi si sia macchiato di questi reati. Deve essere fatta con urgenza piena luce sull’accaduto e sulla gravità di queste affermazioni”.

Così Dario Parrini e Antonio Mazzeo, segretario e vicesegretario Pd Toscana, in merito alle indagini sul traffico di rifiuti in Toscana e alle intercettazioni uscite.

Giannarelli (M5S): "Scarso controllo sui flussi dei rifiuti terreno fertile per attività criminali"

"Ringraziamo la Procura di Livorno e i Carabinieri Forestali per questa importante operazione che ha acceso un nuovo faro sulla scandalosa gestione dei rifiuti in Toscana. Dalle intercettazioni rese pubbliche abbiamo capito che chi fa questi traffici illegali se ne frega persino della possibilità di ammazzare i nostri bambini. Siamo oltre ogni limite di degenerazione”  così Gabriele Bianchi, consigliere regionale capogruppo M5S  che aggiunge “siamo all’ultimo campanello d’allarme: o la maggioranza inizia a capire il segnale e reagire o ci sono connivenze indicibili tra chi crea le condizioni di questo sistema, chi deve controllare le filiere lato pubblico e chi riesce a delinquere in questo quadro”.

“Denunciamo da sempre che lo scarso controllo pubblico sui flussi dei rifiuti rende quello un terreno fertile per attività criminali, ma PD e Rossi hanno continuato a far finta di niente” sottolinea Giacomo Giannarelli, Presidente del gruppo M5S in regione, che aggiunge “queste attività inquinano economia e ambiente, minacciano la qualità della nostra vita fino a far ammalare la popolazione. Per questo diciamo a PD e Rossi: basta chiacchiere e teatrini, vogliamo i fatti”.

“Torniamo a chiedere intanto il miglioramento delle filiere di verifica su discariche e impianti di trattamento tramite le sue agenzie di riferimento ARRR e ARPAT. Ed esigiamo che si metta in discussione reale il modello di gestione dei rifiuti regionale, un sistema che ha generato più inchieste e arresti negli ultimi anni degli scandali bancari" conclude il Cinque Stelle.

Cgil: “Indagini facciano chiarezza e Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) sia operativo”

“È grave e vergognoso che la qualità dell’ambiente e la salute dei cittadini, soprattutto quella dei bambini, vengano sacrificate in nome di profitti illeciti”. Così, in una nota congiunta, la Cgil Nazionale e la Cgil Toscana in merito allo smaltimento abusivo di 200mila tonnellate di materiali nocivi in due discariche della provincia di Livorno.

“Un fatto preoccupante - prosegue il sindacato - che vede partecipe del malaffare anche la pubblica amministrazione, che dovrebbe invece garantire il controllo della tracciabilità dei rifiuti speciali, dalla produzione allo smaltimento”.

“Chiediamo che le indagini facciano chiarezza e che venga fatta giustizia. Inoltre - concludono Cgil nazionale e Cgil Toscana - il Sistri, Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, istituito dal Ministero dell’Ambiente, sia operativo a tutti gli effetti”.

Gorlandi e Stanasel (Forza Italia Giovani): "State lontani dalle nostre scuole e dai nostri giovani"

In seguito agli arresti fatti oggi su richiesta della Dda fiorentina,  nell'ambito dell’ inchiesta per traffico illecito di rifiuti tossici, che ha coinvolto varie discariche tra cui alcune vicine ad edifici scolastici,  interviene  il movimento giovanile di Forza Italia in Toscana con una nota stampa.

"Ci tengo a ringraziare le forze dell'ordine per l'ottimo lavoro svolto e allo stesso esprimere una forte condanna contro chi ha dimostrato disprezzo per la vita e per i più deboli, i nostri bambini . Chiediamo maggior attenzione e controlli da parte degli organi competenti affinchè episodi come questi non si ripetano e vogliamo il massimo della pena per i colpevoli vista la gravità dei fatti, poiché nessuno possa pensare di attentare alla vita umana in nome del denaro", ha dichiarato Juri Gorlandi, Coordinatore Regionale Forza Italia Giovani - Toscana

"E inammissibile che rifiuti tossici vengano scaricati nei pressi di edifici scolastici senza alcun controllo e senza nessun trattamento. Siamo da sempre a fianco degli studenti toscani, pronti a difenderli e sostenerli in situazioni di questo genere. Con questa occasione rinnoviamo il nostro impegno e mandiamo un avviso a chi pensa di poter lucrare sulla salute dei nostri giovani : state lontani dalle nostre scuole e dai nostri giovani", ha aggiunto Claudiu Stanasel, Responsabile Regionale Settore Scuole di Forza Italia Giovani – Toscana.

Liberi e Uguali Empolese Valdelsa: "Ci batteremo"

200.000 tonnellate di rifiuti tossici smaltiti illegalmente in Toscana.

Smaltiti in modo piratesco, dopo aver manomesso etichette e indicazioni di pericolosità e averli certificati falsamente come rifiuti puliti, per non pagare un'adeguata eco tassa alla Regione Toscana.

Smaltiti  là dove tornava a meglio, dove conveniva di più,  anche in prossimità di una scuola.

Dentro quei rifiuti si trovava di tutto:  inchiostri, vernici, mercurio in grandi  quantità; chi sapeva e continuava nella sua attività illecita, poteva evidentemente contare su coperture che permettevano di eludere controlli e ispezioni.

Anche su questo aspetto  della vicenda chiediamo  che sia fatta assoluta chiarezza.

Si parla di imprenditori toscani, livornesi, che operavano  nei comuni di Piombino e di Rosignano Marittima ; di industriali  che usavano soldi pubblici per gestire in  modo camorristico le loro attività.

Nessun territorio può considerarsi immune dal traffico  dei rifiuti : controllare che tutto sia legalmente svolto rappresenta il primo ineludibile passo, ma non possiamo fermarci qui : studiare e proporre un nuovo modello di sviluppo più compatibile con l'ambiente e più attento al benessere  dei cittadini,è un obiettivo irrinunciabile per una forza politica di sinistra.

Liberi e Uguali  zona empolese valdelsa condanna in modo inappellabile chi  sempre e comunque segue   la logica del profitto, sulla pelle delle persone  e in chiaro disprezzo delle leggi.

Ci batteremo perché i responsabili dell'ennesimo disastro ambientale paghino  per intero  il loro debito  con la giustizia : la salute dei cittadini è il primo patrimonio sociale da tutelare e su cui investire. Su questo terreno non faremo sconti a nessuno".

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