Dialisi a San Miniato, misure contro il sovraffollamento. Quattro anni per il trasferimento a Empoli

(foto gonews.it)

Dopo la recente denuncia della FP CGIL USL Toscana Centro sulla stampa locale circa le indecorose condizioni ambientali e la mancanza dei livelli minimi di sicurezza in cui sono costretti a curarsi gli utenti e a operare i lavoratori della dialisi del presidio ospedaliero di San Miniato (Empolese Valdelsa), la USL Toscana Centro durante l’incontro con Cgil e Cisl di categoria (incontro richiesto dalla due sigle confederali e avvenuto lo scorso 15 dicembre) ha annunciato lo stanziamento di un pacchetto di 520 ore circa di produttività aggiuntiva per compensare, almeno in parte, il personale infermieristico del disagio di dover rientrare nel loro giorno libero per trattare i pazienti che non trovano posto nelle sedute dei giorni feriali.

E’ stato inoltre annunciato ufficialmente dall’Azienda che, per ovviare all’attuale sovraffollamento dei posti poltrona per il trattamento dei pazienti dializzati, saranno allestiti moderni e attrezzati moduli mobili esterni per ospitare non meno di 6 poltrone, con lo scopo di ripristinare le normali condizioni di vivibilità e sicurezza per gli utenti e di operatività per i lavoratori all’interno dei vecchi locali. Si attende ora il parere del Consiglio comunale e della Soprintendenza alle Belle arti, presso la quale l’Azienda riferisce di aver depositato dal 7 dicembre scorso le necessarie richieste di autorizzazione per l’istallazione dei moduli esterni.

Il delegato RSU e responsabile della FP CGIL della zona Empolese Val d’Elsa Simone Baldacci dichiara: “L’Azienda ha anche confermato che il previsto trasferimento della Dialisi al blocco H di via Boccaccio ad Empoli non avverrà prima di quattro anni a causa di problematiche contrattuali legate all’appalto dei lavori, rendendosi disponibile ad attivare anche un terzo turno di lavoro, previo un aumento del numero di infermieri e medici, con l’obiettivo di permettere ai lavoratori e agli utenti di non essere costretti a lavorare e a curarsi nei giorni festivi, sempre se - come sperato - Comune e Belle arti autorizzino in maniera celere l’installazione dei moduli esterni” .

Fonte: Cgil Toscana - Ufficio Stampa

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