Scherma, Cazzato e Rosati (Club Cambiano) promossi al III livello magistrale

Entrambi figli d’arte, Elena Cazzato e Mario Rosati, hanno conseguito sabato scorso, presso il centro CONI di Roma, il diploma di Maestro di Scherma di III livello che costituisce il massimo titolo magistrale specifico per la scherma: un attestato prestigioso e riconosciuto a livello internazionale.

La scuola magistrale italiana si è sempre distinta per la qualità e l’alta competitività degli atleti che produce ogni anno al punto che i corsi magistrali sono frequentati anche da istruttori provenienti da tutto il mondo.

Mario Rosati, figlio di schermidori e nipote di Amedeo Calistri, sciabolatore e allievo del mitico Giuseppe Nadi, ha così commentato il titolo conseguito: “credo che da Lassù mio nonno avrà sicuramente sorriso. Ho conseguito questo titolo dopo quasi cinquant’anni che vivo in questo mondo, grazie soprattutto alla mia compagna che mi ha dato gli stimoli giusti per intraprendere questo percorso, durato ben quattro anni (tempo richiesto per conseguire il titolo di maestro di III livello ndr.).

Insieme a me Elena Cazzato, figlia dell’intramontabile Maestro Paolo che a novant’anni continua nella sua incessante attività di maestro di scherma e sorella di Roberto anche lui maestro di scherma a Lecce”. Il Club Scherma Cambiano, con i suoi 4 istruttori è oggi una delle società con il più alto rapporto istruttori/atleti a garanzia di un buon livello di servizio e cura dei propri allievi.

Materia della tesi, presentata dai due neo maestri: “management di una organizzazione sportiva” e, in particolare, è stata presentata l’applicazione per tablet Fencing Dashboard 3.0 che Mario Rosati ha sviluppato appositamente per supportare i principali processi di gestione: dall’anagrafica atleti, ai piani di formazione, i profili prestazionali, valutazione degli atleti e molto altro ancora. La tesi ha suscitato grande interesse fra i componenti della Commissione di Esame, presieduta dalla maestra Cinzia Sacchetti e composta dai maestri Dario Chiadò di Torino, Alberto Coltorti di Napoli e Michele Venturini di Mestre, e, in rappresentanza della Federazione
Italiana Scherma, dai consiglieri federali Luigi Campofreda e Salvatore Lauria.

La stessa Associazione Italiana Maestri si è dimostrata interessata al progetto, prospettando ulteriori sviluppi per il 2018. “Siamo rimasti piacevolmente sorpresi – continua Mario Rosati – nel riscontrare così tanto interesse per la nostra tesi dove abbiamo immaginato un’organizzazione sportiva come una società manifatturiera che è poi l’impostazione data al Club Scherma Cambiano.

Lo stesso rapporto che ci lega alla Banca di Cambiano, nostro main sponsor, agli atleti e ai genitori dei nostri atleti si basa su principi innovativi che derivano e ritroviamo nell’azienda moderna. La convocazione alle gare, i report di gara, l’andamento della formazione, le schede di valutazione delle prestazioni, i report attività, ecc. sono solo alcuni degli output che forniamo. Da qui la necessità di un software di gestione che ho potuto progettare e sviluppare… su misura, a supporto di una metodologia che si rifà al Metodo Kaizen, più noto come “il metodo del miglioramento continuo” e che, all’interno della nostra società ci ha permesso di aumentare la qualità del servizio e di migliorare in termini di efficienza ed efficacia”.

Sport quindi, ma non solo in una realtà come il Club Scherma Cambiano che sempre più si sta affermando nel tessuto sportivo locale.

Fonte: Club Scherma Cambiano

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