Ci lascia Carlo Pedretti, grande studioso amico di Vinci e di Leonardo

L’amministrazione comunale di Vinci, appena giunta la notizia della morte del professor Carlo Pedretti, si stringe attorno alla moglie ed a tutti i familiari e agli amici per la perdita della persona cara. Il professore era stato insignito della cittadinanza onoraria di Vinci nel 2008 per altissimi meriti scientifici legati alla ricerca su Leonardo da Vinci.

“L’improvvisa scomparsa del professor Pedretti ci addolora profondamente – ha affermato il sindaco della città del Genio Giuseppe Torchia – e in questo momento la memoria corre al giorno in cui l’amministrazione comunale decise di conferire al professore la cittadinanza onoraria, il massimo riconoscimento che può conferire l’amministrazione, nel luglio del 2008. Fu un giorno nel quale venne suggellata un’amicizia di lunghissimo corso, e il professore non lo ha mai dimenticato. Una persona umanamente straordinaria, ma anche uno studioso di livello internazionale capace di stare fra la gente e soprattutto di divulgare concetti complessi presso il grande pubblico. Autore di opere insuperate, celebre in tutto il mondo, e sempre legato a doppio filo a Vinci. Abbiamo aperto le porte della Biblioteca Leonardiana per la camera ardente per onorare questo grande studioso”.

Pedretti ha dedicato tutta la vita agli studi su Leonardo, e tanti sono i progetti ancora in ponte. “Esprimendo il mio personale cordoglio alla famiglia, - ha affermato l’assessore alla cultura del comune di Vinci Paolo Santini - non posso non ricordare con affetto Carlo Pedretti, con il sorriso sulle labbra, e il pensiero va all’ultima occasione pubblica nella quale il professore è comparso, guarda caso proprio a Vinci, nel settembre scorso insieme ad Alberto Angela. Pedretti volle onorare l’invito, nonostante l’età e nonostante qualche acciacco; salì sul palco e duettò magistralmente con Angela con la vitalità di un trentenne. Una serata indimenticabile che il professore regalò ancora alla sua Vinci. Vorrei ricordare qui le letture vinciane da lui tenute nei decenni, l’ultima nel 2004, rimaste come pietre miliari nella ricerca sull’opera di Leonardo, e la sterminata produzione scientifica di uno studioso davvero prolifico. Scompare con lui una gloria nazionale”.

Numerosi i progetti che Pedretti aveva realizzato ed avviato anche in collaborazione con il Museo Leonardiano. “Il professore era stato nominato nel comitato nazionale per lo onoranze a Leonardo – ha affermato Roberta Barsanti, direttrice del Museo Leonardiano di Vinci – e avremmo lavorato fianco a fianco in vista dell’anniversario del 2019, al quale il professore teneva moltissimo. Cercheremo di onorare la memoria del professor Pedretti attraverso l’impegno quotidiano nella ricerca e negli studi da promuovere sulla figura di Leonardo”.

I funerali si svolgeranno nella chiesa Santa Croce di Vinci l'8 gennaio alle 11, mentre la camera ardente sarà allestita nella biblioteca Leonardiana, domani dalle 16-20 e domenica dalle 10-18.

Biografia

Carlo Pedretti è professore emerito di storia dell'arte italiana e titolare della cattedra di studi su Leonardo presso l'Università della California a Los Angeles, dove dirige il Centro Hammer di Studi Vinciani con sede italiana presso Urbino. Autore di oltre quaranta libri e cinquecento fra saggi, articoli in varie lingue sui molteplici aspetti della sua specializzazione, è membro della commissione ministeriale per l'Edizione Nazionale dei Manoscritti e dei Disegni di Leonardo da Vinci. Le onorificenze conferitegli in Italia e all'estero includono la Medaglia d'Oro alla Cultura del Presidente della Repubblica Italiana nel 1972, e nello stesso anno la Congressional Citation, che è il massimo riconoscimento da parte del governo degli Stati Uniti. Gli è stata inoltre conferita la cittadinanza onoraria della città di Arezzo (2001) e la laurea honoris causa dalle università di Ferrara (1991), Urbino (1998) e Milano (Cattolica, 1999), nonché quella dell'Università di Caen in Francia (2002). Membro onorario dell'antica Accademia degli Euteleti a San Miniato al Tedesco, e di altri prestigiosi enti e istituti in Italia e all'estero, è inoltre un regolare delle pagine culturali del Corriere della Sera e de L'Osservatore Romano.

Nel 1992 ha curato la Mostra Internazionale “I Ponti di Leonardo”, prodotta dall'Associazione Culturale Excalibur di Lino Lavorgna, in collaborazione con il Comune di Malmö (Svezia). La mostra fu concepita come evento culturale di supporto al progetto ingegneristico Ponte di Øresund.[1]

Nel 1985, ha attribuito a Leonardo, un modello in cera (c.1506-08) di un cavallo bucking con cavaliere, forse un ritratto equestre di Carlo d'Amboise, governatore francese di Milano 1503-1511 e Leonardo di amico e mecenate. La statuetta di cera, tra cui B & W fotografie, è stata pubblicata come opera di Leonardo nel 1987, in "Leonardo da Vinci-in La collezione di Sua Maestà la Regina al Castello di Windsor", un progetto speciale affidato a Carlo Pedretti.

Nel 1998 attribuì erroneamente a Leonardo, come studio preparatorio della Battaglia d'Anghiari, un disegno del pittore Riccardo Tommasi Ferroni (1934-2000).

Il 24 aprile 2008 gli è stata conferita la cittadinanza onoraria della città di Vinci.

"Il suo ruolo nella ricerca su Leonardo è stato di valore inestimabile. Con la sua opera si è fatto conoscere ed apprezzare in tutto il mondo; senza dubbio, dall'Italia meritava più considerazione di quella che ha avuto. Spero che almeno in occasione della sua morte l'importanza del suo contributo sia riconosciuta". Maurizio Seracini, che nel Salone dei 500 in Palazzo Vecchio ha cercato il dipinto perduto di Leonardo 'La Battaglia di Anghiari', ricorda Carlo Pedretti."E' stato la mia guida, colui che mi ha introdotto al mondo della scienza applicata alla ricerca nei beni culturali. Fu lui, nel 1975, a chiedermi di interessarmi alla ricerca della Battaglia di Anghiari con mezzi tecnologici e scientifici. Una ricerca che per me non è mai finita, e che ha cambiato la mia vita".

Paolo Galluzzi, direttore del museo della Scienza Galileo di Firenze dichiara: "Con la scomparsa di Carlo Pedretti il mondo perde senz'altro il più grande studioso di Leonardo dell'ultimo secolo"

 

 

 



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